Diverse pubblicazioni hanno valutato l’associazione fra il miglioramento delle capacità cognitive ed una dieta ricca in acido docosaesaenoico (DHA); alcuni studi in vitro e sugli animali hanno individuato una potenziale attività preventiva del DHA nei processi di deposizione di amiloide nel cervello. Questo studio ha dimostrato in sintesi, come livelli dierici più elevati di DHA sono associati con minori depositi di amiloide, un migliore score con le scale di valutazione della memoria ed una riduzione della atrofia cerebrale regionale. Gli attori sono arrivati a questi risultati con una ricerca che ha analizzato il periodo fra il Giugno 2008 e Maggio 2013 per approfondire il ruolo che differenti concentrazioni di DHA hanno all’interno dell’organismo umano e considerare un suo eventuale utilizzo nella determinazione delle aree cerebrali affette dalla malattia di Alzheimer. Un’analisi cross-section dei dati ricavati ha rivelato in particolare come i livelli di DHA serico nei partecipanti con amiloidosi cerebrale erano inferiori rispetto a quelli senza amiloidosi cerebrale, ed inversamente correlati con il carico di amiloide cerebrale indipendente da parametri come sesso ed età. In conclusione è stata riscontrata una correlazione inversa fra i livelli di DHA serico e la patogenesi di amiloidosi cerebrali, oltre ad una conservazione dei volumi entorinali ed ippocampali. I ricercatori hanno suggerito quindi che il metabolismo del DHA abbia un importante ruolo nella deposizione dell’amiloide cerebrale durante le fasi cliniche e sintomatiche iniziali della malattia di Alzheimer anche se questi dati non sono ancora sufficiente per consigliare una supplentazione nella diata del DHA.
14 settembre 2016
Dieta ricca di acido docosaesaenoico per migliorare le capacità cognitive
Association of Serum Docosahexaenoic Acid With Cerebral Amyloidosis
H.N. Yassine et al.
JAMA Neurol, Aug 2016
www.archneur.jamanetwork.com