I ricercatori del National Institutes of Health identificano il metodo per verificare se i bambini hanno digiunato prima degli accertamenti di laboratorio

Secondo i ricercatori del National Institutes of Health (NIH), che hanno pubblicato su Pediatrics un loro studio, la determinazione dei livelli plasmatici di acidi grassi liberi potrebbe aiutare il medico a verificare se i bambini hanno digiunato prima di sottoporsi alle determinazioni per la diagnosi di diabete mellito o altre condizioni patologiche. Infatti per porre la diagnosi di diabete di tipo 2, con la determinazione della glicemia, è richiesto un digiuno notturno. Tuttavia, studi precedenti suggeriscono che almeno il 6% dei pazienti non digiuna sufficientemente, causando quindi il riscontro di un incremento della glicemia e conseguentemente di una diagnosi errata ed ulteriori indagini. I ricercatori del NIH Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health e Human Development (NICHD) e di altre istituzioni hanno determinato in parallelo il livelli della glicemia e i livelli sierici di acidi grassi liberi. A differenza della glicemia, che diminuisce dopo un digiuno e aumenta dopo un pasto, il livello ematico degli acidi grassi liberi aumenta dopo un digiuno e diminuisce dopo un pasto. I ricercatori hanno analizzato i risultati degli esami del sangue dei bambini che hanno partecipato nell’ambito dello studio sull’obesità presso il Centro clinico del NIH. Hanno confrontato i risultati delle determinazioni degli acidi grassi liberi di bambini ricoverati – la cui assunzione di cibo erano controllate dal personale ospedaliero – con quelli dei bambini che hanno partecipato come pazienti ambulatoriali. Hanno scoperto che il 9,7% dei pazienti ambulatoriali aveva livelli di acidi grassi liberi più bassi, il che indica che probabilmente non erano a digiuno, rispetto a solo l’1,6% dei pazienti ricoverati. Gli autori suggeriscono che la determinazione degli acidi grassi liberi può aiutare i medici a interpretare i risultati della determinazione della glicemia nei bambini, diminuendo il numero di bambini che devono essere nuovamente sottoposti ad ulteriori indagini.