Un nuovo studio pubblicato su The American Journal of Human Genetics ha dimostrato come il fumo materno durante la gravidanza influisce sulla salute del feto, in questo particolare caso, applicando delle modifiche epigenetiche come la metilazione del DNA a siti specifici CpG (CpGs). Era già noto come il fumo materno durante la gravidanza fosse una delle possibili cause di fenomeni negativi sul neonato (basso peso del feto alla nascita, capacità polmonare ridotta o la sindrome della morte improvvisa del lattante); ciò nonostante è statisticamente provato che molte madri non smettono di fumare durante la maternità, incluso il 12,3% delle madri negli Stati Uniti. Quest’ultimo studio si è soffermato a valutare nello specifico l’associazione fra il fumo materno durante la gravidanza e la metilazione del DNA ematico nei neonati, formando il consorzio Pregnancy And Childhood Epigenetics (PACE) e meta-analizzando i dati relativi ad un totale di 6.685 pazienti costituenti 13 coorti. L’analisi dei dati ha così rivelato oltre 6.000 CpGs metilati riconducibili al fumo materno con valori statistici genome-wide, compresi 2.965 CpGs corrispondenti a 2.017 geni mai relazionati precedentemente al fumo o alla metilazione sia nei neonati che negli adulti. I risultati, valutati con differenti metodologie di normalizzazione e di adattamento alla tipologia cellulare, hanno dunque permesso la scoperta di una serie di meccanismi relazionati al fumo materno durante il periodo di gravidanza con deleterie conseguenze sul sano sviluppo del feto nell’utero e con effetti di persistenza anche durante la successiva infanzia.
27 aprile 2016
Il fumo durante la gravidanza e le modifiche epigenetiche nel neonato
DNA methylation in newborns and maternal smoking in pregnancy: genome-wide consortium meta-analysis
B.R. Joubert et al.
The American Journal of Human Genetics, Apr 2016, 98
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