Un gruppo di ricercatori del Roswell Park Cancer Institute (RPCI) ha presentato gli ultimi risultati della loro ricerca sull’attività antitumorale del calcitriolo all’American Association for Cancer Research (AACR) Annual Meeting 2016, tenutosi fra il 16 ed il 20 Aprile a New Orleans. Il calcitriolo, forma attiva della vitamina D3 nell’organismo umano, ha sempre dato dimostrazione di limitati effetti anti-tumorali nei test clinici; tuttavia sono numerosi i casi riportati in letteratura che gli associano effetti anti-proliferativi e pro-apoptosi all’interno di vari sistemi di modelli tumorali, sia in vitro che in vivo. Gli scienziati hanno deciso di valutare se molecole inibitrici del calcitriolo, come l’enzima CYP24A1, non siano alla base di questa sua limitata attività all’interno dell’organismo umano. Per trovare una risposta a questa domanda, hanno inserito le quattro molecole inibitrici dell’espressione dell’enzima CYP24A1 con maggiore efficacia (CPI3, CPI8, CPI11 e CPI17) nelle cellule cancerose della prostata, della vescica e renali; hanno così scoperto che i composti CPI8 e CPI17 inibiscono significativamente l’espressione del CYP24A1 a livello della trascrizione e che il CPI8 aumenta l’espressione di una proteina chiave nell’inibizione della crescita del carcinoma, la p21Waf1. I ricercatori ritengono dunque che l’inibizione dell’espressione del CYP24A1 possa essere un approccio utile per il potenziamento dell’attività antitumorale della vitamina D e per l’aumento dell’espressione di altri geni con proprietà anti-proliferative.
10 maggio 2016
Il potenziamento dell’attività antitumorale della vitamina D3

Delineation of novel CYP24A1 transcriptional regulators
W. Luo, Y. Ma, M. Chernov, D.L. Trump, C.S. Johnson
AACR Annual Meeting, Apr 2016
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