Nella notte del 20 febbraio 2020 è stato confermato il primo caso della COVID-19 in Italia, nella Regione Lombardia. Nella settimana successiva, la Lombardia ha registrato un aumento molto rapido del numero di casi. I ricercatori che hanno riportato i risultato del loro studio, hanno analizzato i primi 5.830 casi confermati in laboratorio per fornire la prima caratterizzazione epidemiologica di un focolaio di COVID-19 in un Paese occidentale. I dati epidemiologici sono stati raccolti attraverso interviste standardizzate su casi confermati e i loro contatti stretti. Sono stati raccolti i dati sui backgrounds demografici, le date di insorgenza dei sintomi, le caratteristiche cliniche, i risultati dei campioni delle vie respiratorie, il ricovero in ospedale, la tracciabilità dei contatti. Inoltre l’articolo riporta le stime del tasso netto di riproduzione e dell’intervallo seriale. L’epidemia in Italia è iniziata molto prima del 20 febbraio 2020. Al momento del rilevamento del primo caso COVID-19, l’epidemia si era già diffusa nella maggior parte dei comuni della Lombardia meridionale. Gli Autori concludono sottolineando la necessità di strategie di contenimento aggressive per controllare la diffusione della COVID-19 e gli outcomes catastrofici per il sistema sanitario. L’insegnamento per gli altri paesi è che “dovrebbero essere preparati anche se non si vede molto”.
27 marzo 2020
La descrizione della fase precoce della COVID-19 in Italia
The early phase of the COVID-19 outbreak in Lombardy, Italy
Cereda D, Tirani M, Rovida F, Demicheli V, Ajelli M, Poletti P, Trentini F, et al.
Posted to the arXiv:2003.09320v1
https://arxiv.org/abs/2003.09320