I ricercatori della MRC Human Genetics Unit della University of Edinburgh hanno recentemente svelato come il danneggiamento del materiale genetico contenuto nello spazio cellulare possa indurre dei meccanismi d’infiammazione all’interno dell’organismo umano. Quando i doppi filamenti del DNA, fisicamente separati dal resto delle componenti cellulari per prevenire fenomeni di autoimmunità, si deteriorano alcuni di questi frammenti fuoriescono dal nucleo e costituiscono delle nuove strutture, i micronuclei. In queste condizioni la sintasi ciclica GMP-AMP (cGAS) presente nel citosol è in grado di attivarsi, riconoscendo i micronuclei sviluppati in seguito ad una instabilità genomica e legandosi alla struttura a base di acidi nucleici. Queste reazioni danno origine a meccanismi coinvolti frequentemente nello sviluppo di malattie autoinfiammatorie sistemiche e persino di neoplasie. I ricercatori hanno infatti osservato nelle loro cavie come il cGAS è spesso attivato parallelamente alle trasformazioni neoplastiche, con conseguente risposta tumore-soppressiva del sistema immunitario dipendente dal cGAS e dallo STING (stimulator of interferon genes); questa teoria porta quindi ad ipotizzare l’esistenza di processi volti al silenziamento della segnalazione cGAS-STING durante l’evoluzione del carcinoma, spiegando la loro inattivazione durante questi stessi. I ricercatori ritengono quindi che il meccanismo di sorveglianza della sintasi cGAS per i micronuclei presenti nel citosol connetta l’instabilità genomica all’immunità innata, e conseguentemente ai processi d’infiammazione e di sviluppo del carcinoma.
24 agosto 2017
L’analisi dei micronuclei nel citosol per riconoscere meccanismi d’infiammazione e neoplasie
cGAS surveillance of micronuclei links genome instability to innate immunity
Mackenzie K.J., Carroll P., Martin C.A. et al.
Nature Letter, Jul 2017
https://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature23449.html