Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

21 febbraio 2018

Livelli di sodio serico e declino cognitivo

712_Iponatremia

L’iponatremia lieve è un reperto di laboratorio di frequente riscontro negli anziani; tuttavia, non è noto se esista un’associazione tra bassi livelli di sodio sierico e la funzione cognitiva negli anziani. Al fine di fornire una risposta a questo interrogativo, i ricercatori della University of Colorado Anschutz Medical Campus ad Aurora, nell’area metropolitana di Denver vicino alle Rocky Mountains, hanno esaminato i dati di 5.435 uomini sani di età pari o superiore a 65 anni, seguiti ciascuno per una media di 4,6 anni. I risultati mostrano che gli uomini i cui livelli di sodio erano 126-140 mmol / L, rispetto agli uomini con livelli di sodio di 141-142 mmol / L., avevano il 30% in più di probabilità di presentare sintomi di deterioramento cognitivo all’inizio dello studio e il 37% di probabilità in più di sviluppare sintomi di declino cognitivo nel tempo. Peraltro, va anche sottolineato che livelli elevati di sodio (143-153 mmol / L) erano anch’essi associati a declino cognitivo nel tempo. Questo lavoro aggiunge quindi ulteriore conoscenza alla già nota influenza che gravi casi di iponatriemia sono associati a problemi neurologici e cognitivi.

Serum Sodium and Cognition in Older Community-Dwelling Men

Kristen L. Nowak, Kristine Yaffe, Eric S. Orwoll et al.

Clinical Journal of American Society of Nephrology published ahead of print February 8, 2018

http://cjasn.asnjournals.org/content/early/2018/02/07/CJN.07400717.abstract