Sorveglianza ecografica dei noduli tiroidei o immediato aspirato con ago sottile: modalità diverse di approccio al problema

I ricercatori della Section of Endocrine Surgery, UCLA David Geffen, School of Medicine a Los Angeles guidati dal Dr. Kyle A. Zanocco, hanno affrontato il problema delle sovradiagnosi di tumori tiroidei a basso rischio ed hanno voluto valutare la possibilità di percorsi diagnostici che possano aumentare potenzialmente il numero di pazienti con noduli che possono evitare in modo sicuro interventi chirurgici non necessari. Hanno pertanto ipotizzato che la sorveglianza con l’impiego dell’ecografia, al posto della biopsia per aspirazione con ago sottile, possa essere economicamente vantaggiosa per un nodulo tiroideo di 1,0 cm con caratteristiche ecografiche di sospetto intermedio secondo la classificazione dell’American Thyroid Association. Utilizzando uno specifico modello statistico hanno messo a confronto di due modalità di gestione, monitoraggio ecografico, piuttosto che passare subito alla biopsia con ago sottile, arrivando a dimostrare che una politica basata sulla sorveglianza mediante l’impiego dell’ecografia era meno costosa e più efficace dell’aspirazione con ago sottile per i noduli tiroidei di 1,0 cm con caratteristiche ecografiche di sospetto intermedio. Tuttavia saranno necessarie ulteriori conferme e sicuramente queste osservazioni solleveranno notevoli discussioni. Va infatti tenuto presente che l’American Thyroid Association raccomanda la biopsia per noduli tiroidei a sospetto intermedio di dimensioni pari o superiori a 1,0 cm, poiché il loro rischio di malignità varia dal 10% al 20%.