L’individuazione dei pazienti con un carcinoma della prostata portatori di una forma aggressiva con metodi non invasivi e che permettano una diagnosi precoce ha rappresentato una sfida importante per i ricercatori. Gli strumenti attualmente impiegati, come la determinazione del PSA e l’esecuzione di biopsie della prostata, sono gravati da alti tassi di errore con conseguenti gravi complicazioni. Un gruppo di ricercatori dell’UCLA e dell’Università di Toronto ha identificato un nuovo biomarcatore, presente nelle urine che può aiutare ad individuare la forma aggressiva del carcinoma della prostata e quindi essere in grado di evitare che centinaia di migliaia di uomini ogni anno vengano sottoporsi a interventi chirurgici ed a trattamenti di radioterapia che non sono necessari. Infatti, la determinazione di questo biomarcatore nelle urine non è invasivo e permette di distinguere in maniera accurata i tumori a crescita lenta da quelli potenzialmente con una crescita più veloce e quindi aggressivi. I ricercatori si sono concentrati sui miRNA che sono dei promettenti biomarcatori non invasivi: svolgono ruoli essenziali nella tumorigenesi, sono stabili in diverse condizioni analitiche e possono essere rilevati nei fluidi corporei. Sono stati così in grado di dimostrare che ogni individuo ha una specifica impronta digitale di miRNA nelle urine. Queste impronte digitali sono stabili nel tempo e associate a specifiche funzioni biologiche. Hanno quindi identificato sette miRNA stabili nel tempo all’interno dei singoli pazienti e li hanno integrati con tecniche di apprendimento automatico per creare un nuovo biomarcatore per il carcinoma prostatico che superi la variabilità interindividuale. Il loro biomarcatore urinario ha identificato in modo ottimale pazienti ad alto rischio e raggiunto un’accuratezza simile a quella dei marcatori prognostici basati sul tessuto. Pertanto gli Autori sono convinti che questo biomarcatore non invasivo possa integrare le attuali invasive o costose analisi.
9 luglio 2019
Un nuovo test non invasivo è in grado di individuare il carcinoma prostatico aggressivo
Temporal stability and prognostic biomarker potential of the prostate cancer urine transcriptome
Jouhyun Jeon, Ekaterina Olkhov-Mitsel, Honglei Xie, .... & Paul C Boutros
JNCI: Journal of the National Cancer Institute 04 June 2019
https://academic.oup.com/jnci/advance-article-abstract/doi/10.1093/jnci/djz112/5510559?redirectedFrom=fulltext