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4 maggio 2016

ANALISI DEL MIDOLLO OSSEO

IMMAGINE midollo 3

PREMESSA

 

  • Seppure negli ultimi decenni l’evoluzione tecnologica abbia  portato considerevoli rivoluzioni ed innovazioni in molti settori del laboratorio, compreso quello ematologico, esistono ancora delle piccole aree di analisi dove, ad oggi, si sono verificati pochi cambiamenti metodologici. L’analisi del midollo osseo è compresa tra queste.
  • L’analisi CITOMORFOLOGICA dell’ASPIRATO MIDOLLARE rimane il metodo di base, ben consolidato, per una valutazione dello stato del sistema ematopoietico, utilizzato nella diagnostica di disordini ematologici e per la valutazione dell’effetto di trattamenti farmacologici sul sistema ematopoietico stesso.
  • Sebbene i progressi nelle tecniche di immunofenotipizzazione, abbinate alla citometria a flusso e allo scatter multi angolo, nonché allo specifico riconoscimento di marcatori genetici e molecolari, abbiano significativamente incrementato la Sensibilità e Accuratezza clinica per molte condizioni ematologiche, l’IDENTIFICAZIONE MICROSCOPICA e la CONTA delle POPOLAZIONI CELLULARI NORMALI E ANORMALI rimane uno strumento essenziale ed il punto di partenza per la maggior parte delle DIAGNOSI EMATOLOGICHE.
  • I tentativi di ottenere una PRECISA QUANTIFICAZIONE delle POPOLAZIONI CELLULARI del MIDOLLO OSSEO, attraverso gli analizzatori automatizzati per l’esame emocromocitometrico attualmente utilizzati nella routine di laboratorio, non hanno avuto sino ad oggi successo.
  • La COMPLESSA NATURA del MIDOLLO OSSEO e le MOLTEPLICI DIFFERENZE nella sua composizione rispetto al sangue periferico, per il quale sono stati messi a punto gli emocitometri, giustifica allo stato attuale la loro inadeguatezza all’utilizzo nella analisi del midollo osseo.

 

Quando viene richiesta l’Analisi del Midollo Osseo

La domanda di test sul midollo osseo è in crescita continua.

In accordo con le Linee Guida WHO, la conta differenziale al microscopio di almeno 500 cellule ad opera di un anatomo patologo è raccomandata per la diagnosi  di malattie patologiche non solo ematologiche, nonché nel monitoraggio di pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici, con induzione o trapianto di cellule staminali o remissione dalla malattia.

Qual è il metodo di riferimento per il test

Il metodo di riferimento è il metodo manuale di conta al microscopio da parte dell’anatomo patologo con differenziazione morfologica.

Molto spesso, nelle situazioni sopraelencate, i campioni studiati sono solitamente ipocellulari o normocellulari e contengono prevalentemente cellule normali.

In questi casi, una ACCURATA e RIPRODUCIBILE VALUTAZIONE QUANTITATIVA delle differenti linee cellulari è più rilevante della loro VALUTAZIONE MORFOLOGICA.

 

PROBLEMA

Il metodo di riferimento  risente di tutti i limiti dei metodi di conta al microscopio

  • Alta imprecisione
  • Scarsa riproducibilità
  • Scarsa standardizzazione
  • Elevato TAT
  • Esigenza di personale adeguatamente formato

 

SOLUZIONE

L’analisi automatizzata del midollo osseo non può ancora completamente soppiantare la valutazione morfologica della citologia microscopica dell’aspirato midollare su vetrino; tuttavia, quando è disponibile un metodo efficace e preciso, esso è in grado di fornire INFORMAZIONI AUSILIARIE in tempi brevi, come:

  • una VALUTAZIONE PRELIMINARE della ADEGUATEZZA del campione in termini di cellularità, rappresentatività ed eventuale contaminazione con sangue periferico;
  • una VALUTAZIONE QUANTITATIVA delle principali popolazioni cellulari;
  • la SEGNALAZIONE DI CELLULE ANORMALI.

Il  vantaggi della introduzione su BC-6800 dell’analisi automatizzata dell’aspirato midollare possono essere così riassunti:

  • Aumento della produttività ed efficienza
  • Diminuzione del lavoro manuale
  • Riduzione dei costi
  • Aumento della precisione in termini di incremento nella riproducibilità di conteggio, così come diminuzione di errore statistico grazie all’elevato numero di cellule contate
  • Oggettività della misura basata su criteri fisici o chimici con assenza di differenze interpretative inter operatore
  • Indipendenza dalla competenza del microscopista (nonostante siano necessari training per gli operatori, focalizzati sulla interpretazione dei risultati automatizzati e sulla identificazione della distribuzione anomala dei citogrammi)
  • Analisi delle cellule in sospensione e conseguente indipendenza dalla qualità del vetrino e assenza di artefatti dovuti alla irregolare distribuzione delle cellule nel film dello striscio
  • Possibili informazioni aggiuntive derivanti dal confronto dei risultati ottenuti dalla analisi simultanea del sangue periferico e del midollo osseo

Allo stato attuale, con gli analizzatori presenti in commercio, nessuno di questi obiettivi è stato completamente soddisfatto nonostante i molti tentativi e i  significativi miglioramenti tecnologici.  Molte ditte produttrici hanno realizzato e rilasciato  metodi originali per l’analisi dei fluidi biologici. Nessuna di esse ha introdotto e sviluppato uno specifico software o un canale di analisi dedicato all’analisi del midollo osseo.

Il nostro analizzatore automatico BC-6800, da studi condotti dalla casa madre Mindray  , sembrerebbe avere tutte le credenziali per soddisfare  le esigenze operative e prestazionali che questo tipo di analisi richiede.

Il plus della TRIDIMENSIONALITA’, caratteristica di esclusività del nostro sistema, congiuntamente all’uso della fluorescenza e di canali di conta dedicati per la differenziazione cellulare della serie bianca e rossa sembra in via preliminare  poter soddisfare molte esigenze che questo tipo di analisi richiede.

Conta degli Eritroblasti e di altre Cellule Immature

Una delle principali storiche difficoltà che si incontrano nell’analisi del MIDOLLO OSSEO è rappresentata dalla non corretta conta degli eritroblasti, che non sono normalmente inclusi nella conta differenziale dei campioni di sangue periferico.

Parlando in termini generali, con la maggior parte degli analizzatori gli Eritroblasti più maturi (Ortocromatici) vengono lisati all’interno dei canali di conteggio e i loro piccoli nuclei picnotici vengono dispersi nell’ambito dei detriti cellulari o del rumore di fondo, oppure, sono in parte inclusi all’interno del cluster dei piccoli linfociti, rendendo impossibile la separazione dei linfociti dal rumore di fondo.

Le forme intermedie, Eritroblasti Policromatofili e Basofili , vengono contati come linfociti o grandi linfociti, mentre i più immaturi Proeritroblasti sono variamente classificati come linfociti Atipici, Monociti o Blasti.

Questa difficoltà è attualmente ben superata da metodi analitici che utilizzano coloranti fluorescenti per gli acidi nucleici e contano direttamente i nuclei fluorescenti degli eritroblasti parzialmente lisati in uno specifico canale analitico dedicato.

Il BC-6800 non solo soddisfa entrambe queste caratteristiche, ma grazie al  PLUS della TRIDIMENSIONALITA’ sembra riesca anche a fornire una clasterizzazione dei precursori immaturi nello specifico canale degli Eritroblasti.

 

CANALE DEDICATO

http://www.medicalsystems.it/editoria/nrbc-canale-dedicato-di-conteggio/

Alcuni strumenti possono anche differenziare e contare i GRANULOCITI IMMATURI nel conteggio differenziale del sangue periferico.

Il BC-6800 è attualmente  uno dei pochi analizzatori presenti sul mercato  ad effettuare questa differenziazione nel sangue periferico.

La stessa cosa sembrerebbe avvenire anche in caso di analisi del midollo

http://www.medicalsystems.it/editoria/analisi-del-midollo-canale-diff/

http://www.medicalsystems.it/editoria/analisi-del-midollo-canale-nrbc/

 

Particelle lipidiche

Nell’aspirato midollare è inevitabile la presenza di lipidi.

L’interferenza dei lipidi è causata dall’indice refrattario delle particelle lipidiche che hanno un’unica lunghezza d’onda di assorbimento , ma dimensioni molto diverse con conseguente distribuzione del segnale a curva sigmoide lungo l’asse delle dimensioni cellulari.

Sugli strumenti automatizzati l’elevata costante presenza dei lipidi nel midollo osseo può risultare in una sovrastima della conta totale delle cellule nucleate (TNCC).

Sull’analizzatore BC-6800 l’utilizzo della colorazione fluorescente in associazione alla tridimensionalità consente di ridurre al minimo questa interferenza

Nel citogramma DIFF, le particelle lipidiche non vengono colorate dalla colorazione fluorescente mentre i WBC sì. Questa differenza previene le interferenze ed assicura risultati WBC più accurati.

Ed ancora, il test del midollo osseo sul BC-6800 consente di soddisfare altre aspettative  quali:

  • Fornire un enorme bagaglio di informazioni QUALITATIVE quali scattergrams e patterns di distribuzione caratteristici . L’osservazione degli scattergrams del midollo fornisce percezione generale immediata della qualità e delle caratteristiche  complessive del campione .  Inoltre essa consente una classificazione pre-microscopica delle LEUCEMIE sulla base della distribuzione citografica dei differenti cluster di cellule leucemiche.
  • Fornire una fonte di nuove informazioni derivanti dal confronto dei risultati ottenuti dall’analisi simultanea del sangue periferico e del midollo osseo.
  • Fornire dati comparativi sulla conta dei RETICOLOCITI in un canale dedicato tra sangue periferico e midollo osseo. Molti autori hanno dimostrato che, con gli analizzatori che utilizzano una metodologia in fluorescenza la conta reticolocitaria assoluta e percentuale nel sangue periferico e nell’apirato midollare evidenziano un’ottima correlazione.

http://www.medicalsystems.it/editoria/wbc-interferenza-lipidi/