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9 settembre 2016

VARIABILI PREANALITICHE NEL LABORATORIO DI EMATOLOGIA: L’INFLUENZA DEL TEMPO E DELLA TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE

blood samples

L’adeguatezza del campione è un fattore di criticità della fase preanalitica che influenza l’accuratezza e il successivo utilizzo clinico dei risultati di laboratorio ottenuti.

Per questo motivo il laboratorio si avvale di standard e linee guida internazionali per la stesura di procedure operative interne relative alla gestione dei campioni e la definizione di criteri di accettabilità per la valutazione dei requisiti necessari per assicurare la qualità del campione primario.

In letteratura sono presenti numerosi studi con evidenza dei fattori che influenzano le variabili preanalitiche, quali: identificazione, raccolta, trattamento, trasporto, temperatura, tempo di consegna e di conservazione del campione.

Spesso l’influenza di questi fattori è tale da causare il rifiuto del campione per non adeguatezza, in quanto l’accettazione di campioni compromessi può portare a risultati e informazioni errate che possono esitare in  possibili trattamenti terapeutici con effetti indesiderati o avversi sul paziente.

Questo problema interessa tutti i settori del laboratorio, compreso il settore di ematologia.

In ematologia, le cause di non accettabilità del campione riguardano prevalentemente campioni coagulati, insufficiente quantità di sangue (rapporto anticoagulante e sangue non rispettato), campione emolizzato, campione diluito per contaminazione con infusioni, trasporto del campione in tempi e con modalità non adeguate.

In modo particolare è stato recentemente provato che la stabilità di molti parametri ematologici è fortemente influenzata dalla temperatura di conservazione e dal tempo che intercorre tra il prelievo e l’analisi.

Inoltre, la stabilità dei parametri ematologici risulta anche influenzata dalla tecnologia utilizzata dai differenti analizzatori ematologici.

Gli strumenti attualmente disponibili sul mercato usano differenti metodi e differenti tecnologie per la determinazione dei parametri di base come RBC, PLT, WBC e formula leucocitaria.

Per questo motivo una più approfondita conoscenza del potenziale impatto del tempo di conservazione del campione prima dell’analisi dovrebbe essere considerata come un importante mezzo per migliorare la qualità dei test ematologici e per aumentare la qualità nella interpretazione dei dati ottenuti con i differenti analizzatori e le differenti tecnologie.

In ultimo, la riorganizzazione in corso dei laboratori, la quale spesso implica il consolidamento di piccoli centri in grosse strutture centralizzate, con conseguente esigenza di trasporto dei campioni biologici attraverso lunghe distanze e lunghi periodi di tempo, fa sì che questo argomento si ponga come tema di estrema attualità.

Questi aspetti sono stati valutati in modo approfondito da un recente studio, condotto sugli analizzatori Mindray BC-6800 e Sysmex XN-9000, dall’equipe della Dr.ssa Sabrina Buoro, Responsabile Settore Emocitometria e Citometria dei Liquidi Biologici del Laboratorio Analisi Chimico Cliniche A.O. Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in collaborazione con il personale del CAM Centro Analisi Monza, diretto dal Dr. Cosimo Ottomano e con il Prof. Giuseppe Lippi, Professore ordinario e Direttore della Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica, Università degli Studi di Verona.

I risultati dello studio mostrano che il tempo e la temperatura di conservazione possono avere un impatto sulla qualità dei test ematologici, con risultati che possono significativamente deviare da un bias clinicamente ammissibile.

I campioni di sangue, misurati con entrambi gli analizzatori Mindray BC-6800 e Sysmex XN-9000, non mostrano variazioni analiticamente significative fino a 2 ore di conservazione a temperatura ambiente e a 4°C: pertanto, per entrambi gli analizzatori Mindray BC-6800 e Sysmex XN-9000, gli Autori suggeriscono che i campioni di sangue siano sempre analizzati entro 2 ore dal prelievo, indipendentemente dalla temperatura di conservazione.

Inoltre, il tempo massimo per l’analisi può essere esteso fino a 8 ore se il bias viene confrontato con la differenza critica; tuttavia, per entrambi gli analizzatori Mindray BC-6800 e Sysmex XN-9000 non è consigliabile riportare oltre 8 ore i parametri risultati più sensibili al tempo e/o alla temperatura di conservazione, ovvero: MCV, MCHC e RDW-CV, per i quali il bias rilevato dopo 8 ore è superiore alla differenza critica.

 

Di seguito il link all’articolo:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4997904/pdf/main.pdf

Rev Bras Hematol Hemoter. 2016 Jul-Sep;38(3):225-39. Assessment of blood sample stability for complete blood count using the Sysmex XN-9000 and Mindray BC-6800 analyzers. Buoro S, Mecca T, Seghezzi M, Manenti B, Cerutti L, Dominoni P, Napolitano G, Resmini S, Crippa A, Ottomano C, Lippi G