11° Rapporto Sanità. Il falso mito dell’inefficienza nel SSN non è più sostenibile

E’ stato pubblicato dal Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità l’11° edizione del Rapporto Sanità. Rilasciato per la prima volta nel 2003, è strutturato con lo scopo di diffondere l’attività di ricerca nel campo dell’economia, politica e management sanitario, fornendo contemporaneamente elementi di valutazione sulle performance del sistema sanitario e sulle sue prospettive future. Della 11° edizione colpisce in particolare lo studio statistico che mette a confronto le spese sanitarie del SSN con quelle negli altri paesi appartenenti alla UE; secondo i dati riportati, la spesa sanitaria italiana è infatti del 28,7% inferiore rispetto agli altri Paesi EU14, anche in percentuale del PIL. Questa analisi evidenzia la necessità di muoversi dall’attuale sistema di Universalismo diseguale (titolo della pubblicazione), rivalutando le effettive priorità; prima fra tutte la mai raggiunta riduzione degli squilibri regionali, ed in secondo luogo l’acquisizione di una visione olistica, al momento incerta. Inoltre, è d’obbligo superare il falso mito dell’inefficienza nel sistema sanitario; questo approccio non è infatti più sostenibile, “sia perché ha effetti non trascurabili tanto sul sistema sanitario, quanto su quello industriale, sia perché i dati dicono che non è questa la vera priorità”. Fra le voci del Rapporto Sanità che necessitano revisione compare la definizione della quota di domanda sanitaria soddisfabile con le risorse pubbliche; la rivalutazione dei presupposti usati per la ripartizione delle risorse; la riconsiderazione dell’accreditamento professionale e delle strutture; l’analisi degli approcci corretti per garantire condizioni competitive nei mercati sanitari; un confronto proattivo con le decisioni a livello internazionale in tema di pricing delle nuove tecnologie.