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5 febbraio 2018

Nuove prospettive da uno studio sulla immunità naturale nel corso dell’infezione influenzale

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Un recente lavoro pubblicato sulla rivista della American Society for Microbiology (mBio) e realizzato dai ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che fa parte del National Institutes of Health, riporta come le persone con livelli più alti di anticorpi contro una specifica porzione (stem) della proteina emagglutinina (HA) del virus influenzale hanno una minore diffusione virale quando contraggono l’influenza, ma non hanno manifestazioni inferiori della malattia o meno gravi. L’HA è una glicoproteina antigenica presente sulla superficie del virus dell’Influenza ed è responsabile, insieme alla neuraminidasi, dell’adesione del virus alla cellula che poi viene infettata. Recentemente i ricercatori hanno scoperto che gli esseri umani generano naturalmente anticorpi anti-HA in risposta all’infezione influenzale. L’anticorpo attacca l’emoagglutinina bloccandola in modo che non può più legarsi alla superficie delle cellule. La struttura che si forma comprende l’emoagglutinina e tre copie del frammento Fab dell’anticorpo che ingabbiano l’emoagglutinina. Il virus, tuttavia, riesce a sfuggire all’attacco degli anticorpi e ogni anno compaiono nuovi ceppi virali in grado di infettarci. Questo è il primo studio del genere per valutare i livelli preesistenti di questi specifici anticorpi come predittore di protezione contro l’influenza. Infatti i partecipanti hanno soggiornato in una struttura di isolamento e di controllo delle infezioni, appositamente progettata, per tutta la durata dello studio. I ricercatori hanno determinato i livelli basali di anticorpi anti-HA (diretti contro la porzione stem) dei partecipanti, li hanno infettati con un virus dell’influenza H1N1 del 2009 e poi hanno misurato nuovamente i livelli di anticorpi anti-HA. I risultati, riportati, secondo i ricercatori, potrebbero avere importanti implicazioni per lo sviluppo del vaccino antinfluenzale.

Evaluation of pre-existing anti-hemagglutinin stalk antibody as a correlate of protection in a healthy volunteer challenge with influenza A/H1N1 pdm virus.

J Park et al.

mBio DOI: 10.1128/mBio.02284-17 (2018).

http://mbio.asm.org/content/9/1/e02284-17.full