Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

27 giugno 2016

L’immunoterapia dei tumori con l’impiego di nanoparticelle di RNA-lipoplessi

298_Immunoterapia_Tumori

Un recente articolo pubblicato sulla rivista Nature riporta la scoperta di una nuova modalità per l’immunoterapia dei carcinomi. Questa tecnica si basa sulla somministrazione per via endovenosa in vivo di RNA-lipoplessi (RNA-LPX), senza la necessità di ulteriori funzionalizzazioni delle particelle con leganti molecolari. Il lipoplesso protegge l’RNA dalle ribonucleasi extracellulari e media l’uptake e l’espressione dell’antigene codificato, nel tessuto linfoide, da parte delle cellule dendritiche (DC) e dei macrofagi. Vengono così superati i vari problemi tecnici legati alla somministrazione per via sistemica di antigeni del vaccino. I ricercatori hanno dimostrato come gli RNA-LPX che codificano neo-antigeni virali o mutanti o autoantigeni endogeni inducono una forte risposta delle cellule T memoria ed effettrici, ed inoltre mediano il meccanismo di rigetto, interferone-alfa dipendente, contro i tumori invasivi. Al momento è in corso un trial di fase I con dosi scalari di RNA-LPX che codifica antigeni condivisi con tumori in tre pazienti affetti da melanoma nei quali è stata registrata una forte risposta delle cellule-T antigene-specifica rafforzando l’ipotesi iniziale sulla modalità di azione e la potenza. Questo modello potrebbe essere applicabile universalmente per l’immunoterapia dei tumori.

Systemic RNA delivery to dendritic cells exploits antiviral defence for cancer immunotherapy

L.M. Kranz et al.

Nature, Jun 2016, 524, 396-401

www.nature.com