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18 ottobre 2019

Uno studio rivela quali sono i fattori che influenzano i livelli di emoglobina dopo trasfusione

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“Un famoso motto latino dice: sanguis vita vitae, il sangue è l’essenza della vita. … a testimonianza dell’interesse che il sangue ha sempre suscitato. Basti pensare che era ritenuto, da alcuni, la sede dell’anima; che il sangue delle vittime sacrificate veniva offerto in dono agli dei nel corso dei riti propiziatori; che i guerrieri di certe tribù bevevano il sangue dei cadaveri dei loro nemici per trarne forza”(1). Ai giorni nostri l’interesse per il sangue e la sua trasfusione si è concentrato in maniera significativa sui donatori di sangue, sulla preparazione e la conservazione del sangue e sulla ottimale pratica trasfusionale. Gli Autori di questo articolo, il cui primo Autore è il Dott. Nareg Roubinian, ricercatore presso il Research Institute, the Kaiser Permanente Division of Research, e la University of California, San Francisco (UCSF), hanno voluto capire meglio l’interazione tra questi fattori sui valori dell’efficacia trasfusionale dei globuli rossi (RBC). A tale scopo hanno condotto un’analisi dove hanno correlato i dati del donatore di sangue e dei componenti con dati dei pazienti che hanno ricevuto singole unità di globuli rossi trasfusi tra il 2008 e il 2016. Sono stati analizzati i livelli di emoglobina prima e dopo le trasfusioni di globuli rossi e ad un intervallo di 24 e 48 ore dopo la trasfusione. L’impiego di specifici modelli statistici ha permesso di esaminare gli incrementi di emoglobina dopo la trasfusione di RBC tenendo conto delle caratteristiche demografiche di donatori e riceventi, metodo di raccolta del sangue, soluzione additiva impiegata, irradiazione gamma e durata della conservazione. Sono stati collegati i dati di 23.194 destinatari di trasfusioni che hanno ricevuto una o più trasfusioni singole unità di RBC con le caratteristiche demografiche e componenti del donatore. A termine di questo complesso lavoro di elaborazioni è stato rilevato che il sesso del donatore e del ricevente, lo stato di Rh-D, il metodo di raccolta, l’irradiazione gamma, l’età del ricevente e l’indice di massa corporea e i livelli di emoglobina pretrasfusionale erano predittivi in maniera significativa degli incrementi di emoglobina. Complessivamente, le caratteristiche demografiche dei donatori di sangue, i metodi di raccolta e di elaborazione del sangue e le caratteristiche del ricevente hanno costituito una variazione significativa negli incrementi di emoglobina correlati alla trasfusione di globuli rossi. Il modello statistico impiegato consente di prevedere i cambiamenti nell’emoglobina utilizzando le caratteristiche del componente del donatore, e del livello del paziente. Gli Autori ritengono che tenere presenti questi fattori sarà fondamentale per le future analisi dei fattori donatori e componenti, inclusi i polimorfismi genetici, sugli incrementi post-trasfusione e sugli altri outcomes dei pazienti.

(1) F. Cappi: La trasfusione del sangue dalle origini ai nostri giorni. Caleidoscopio letterario n. 7. Giugno 1992. Editore Medical Systems SpA.

Effect of donor, component, and recipient characteristics on hemoglobin increments following red blood cell transfusion

Nareg H. Roubinian, Colleen Plimier, Jennifer P. Woo, et al.

Blood (2019) 134 (13): 1003-1013.

https://ashpublications.org/blood/article-abstract/134/13/1003/374918/Effect-of-donor-component-and-recipient

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