Lo streptococcus pneumoniae è una causa frequente di meningite batterica. Poiché frequentemente la terapia antibiotica viene instaurata prima ancora che venga effettuato il prelievo del liquido cerebrospinale (CSF) la coltura risulta spesso negativa e, in ogni caso, il referto non arriva prima di 24 ore. Tuttavia questa tecnica rimane il gold standard. Gli Autori di questo studio hanno cercato di fare un passo avanti nel percorso diagnostico ed hanno messo a confronto la determinazione immunocromatografica (ICT) per l’individuazione dell’antigene dello streptococcus pneumoniae nel CSF (in particolare l’Uni-Gold ICT) con lo studio della batteriologia e la quantitative real-time PCR (qPCR), che, peraltro, non è disponibile in tutti gli ospedali. L’indagine è stata condotta su 69 pazienti con sospetta meningite batterica. I risultati sono stati molto interessanti perché la tecnica ITC ha dimostrato una sensibilità dell’85% ed una specificità del 96% confermando una forte correlazione con la qPCR. In questo ha dimostrato una maggiore affidabilità rispetto allo studio microscopico del CSF ed alla cultura che si sono invece dimostrati poco sensibili. Gli Autori concludono che la tecnica ITC rappresenta una opportunità efficace, rapida, di facile impiego ed economica e per tale motivo potrebbe essere inserita negli algoritmi diagnostici della meningite batterica.
8 settembre 2017
Nuove opportunità per la diagnosi della meningite batterica
Evaluation of a Rapid Antigen Test for Detection of Streptococcus pneumoniae in Cerebrospinal Fluid
Angel Boulos; Derek Fairley; James McKenna; Peter Coyle
J Clin Pathol. 2017;70(5):448-450.
http://jcp.bmj.com/content/70/5/448