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5 febbraio 2019

La carenza di zinco potrebbe essere legata alla comparsa dell’ipertensione arteriosa

949_Zinco ipertensione

Lo zinco è un microelemento presente nell’organismo in piccole quantità: in un individuo adulto sono presenti circa 2 grammi di zinco. Questo microelemento è un componente di centinaia di complessi enzimatici coinvolti nel metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici. Inoltre è necessario per il funzionamento di diversi ormoni (gli ormoni tiroidei, l’insulina, gli ormoni sessuali e l’ormone della crescita). ll deficit di Zn2+ (ZnD) è una comune comorbilità di molte malattie croniche. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno notato una relazione tra bassi livelli di zinco ed ipertensione arteriosa. Tuttavia, fino ad oggi, i ricercatori non sono stati in grado di individuare il ruolo esatto dello zinco nello sviluppo dell’ipertensione. Non è noto se lo ZnD da solo è sufficiente per alterare i livelli della pressione sanguigna (BP). Al fine di indagare il ruolo dello Zn2+ nella regolazione della PA, i ricercatori del Department of Neuroscience, Cell Biology and Physiology; Boonshoft School of Medicine and the College of Science and Mathematics, Wright State University negli Stati Uniti, hanno sottoposto dei topi adulti ad una dieta adeguata per il contenuto di Zn2+ (ZnA) o ad una dieta carente in Zn2+ (ZnD). Un sottogruppo di topi ZnD è stato successivamente riassegnato ad una dieta ZnA o veniva loro somministrata la idroclorotiazide (HCTZ), un inibitore del cotrasporter di sodio cloruro (NCC). Sono stati effettuati anche dei test in vitro: per ridurre il contenuto intracellulare di Zn2+, le cellule tubulari distali del topo distale sono state coltivate in un terreno contenente TPEN (chelatore dello Zn2+). Per ristabilire i livelli di Zn2+ intracellulare, le cellule esposte al TPEN sono state quindi coltivate in un terreno con supplemento di Zn2+. I risultati hanno mostrato che condizione di ZnD ha promosso una risposta della BP bifasica, caratterizzata da episodi di BP alta. Gli aumenti della PA erano accompagnati da ridotta escrezione renale di Na+ e sovraregolazione di NCC. Questi effetti sono stati eliminati quando i topi venivano repleti con Zn2+. Allo stesso modo, la HCTZ ha stimolato la natriuresi e ha annullato gli aumenti della PA. Negli studi in vitro, la deplezione di Zn2+ ha aumentato l’espressione del NCC. L’insieme dei dati ottenuti dagli Autori indicano che 1) lo Zn2+ contribuisce alla regolazione della PA mediante modulazione della manipolazione renale di Na+, 2) l’NCC renale media l’ipertensione indotta da ZnD e 3) NCC è un trasportatore regolato dallo Zn2+ che è sovraregolato in presenza di una ZnD. In sintesi, gi Autori concludono che afferrare i meccanismi della alterazione della BP indotta da ZnD può avere un importante impatto terapeutico sull’ipertensione.

Zinc Deficiency Induces Hypertension by Promoting Renal Sodium Reabsorption

Clintoria R. Williams, Monisha Mistry, Aswathy Miriam Cheriyan et al.

American Journal of Physiology-Renal Physiology: 16 JAN 2019

https://www.physiology.org/doi/abs/10.1152/ajprenal.00487.2018