E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Neurology un articolo che sintetizza il lavoro realizzato presso la University of Toronto in Canada dai ricercatori guidati dalla dott.ssa Maria Carmela Tartaglia. Lo studio ha coinvolto 22 ex atleti professionisti canadesi con un’età media di 56, tra cui 12 giocatori della Canadian Football League, nove giocatori di hockey e uno snowboarder. I risultati di questi ex atleti sono stati confrontati con 12 persone affetti da malattia di Alzheimer e cinque individui sani. Il gruppo di ex atleti professionisti avevano riportato più volte una commozione cerebrale. Lo studio dimostra che circa la metà di questo gruppo aveva livelli di proteina Tau, nel liquido cerebrospinale, superiori alla norma. Come è noto, la proteina Tau è stato collegato alla encefalopatia traumatica cronica (CTE), una rara malattia degenerativa del cervello, molto probabilmente causata da un trauma cranico ripetuto. Le persone affette da CTE possono andare incontro a condizioni quali la demenza, disturbi della personalità o problemi comportamentali. Lo studio ha anche messo in luce che gli atleti con livelli più elevati di proteina Tau, sottoposti ad un test che misura le abilità di pensiero, avevano un punteggio inferiore rispetto agli atleti con livelli normali di proteina Tau. Inoltre le scansioni cerebrali hanno mostrato che la sostanza bianca del loro cervello mostrava delle alterazioni patologiche. Le precedenti indagini erano state effettuate post-mortem, in questo caso i marcatori sono stati valutati in vivo. Questi risultati dimostrano che il verificarsi di più commozioni cerebrali mette alcuni soggetti a rischio di sviluppare una neurodegenerazione e possibilmente una CTE e questa può essere messa in evidenza determinando la concentrazione della proteina Tau nel liquido cerebrospinale. La notizia è stata diffusa dalla American Academy of Neurology, cui fa rifermento questa News.
17 maggio 2019
La determinazione dei livelli di proteina Tau nel liquido cerebrospinale di ex atleti con precedenti episodi di trauma cranico e la encefalopatia traumatica cronica (CTE).
Study finds biomarker of CTE in some former athletes with multiple concussions.
Maria Carmela Tartaglia et al.
American Academy of Neurology, May 8, 2019
https://www.aan.com/