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4 dicembre 2018

Giornata mondiale contro l’AIDS

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Il 1° dicembre 2018 il mondo ha ricordato il 30 ° anniversario della Giornata mondiale contro l’AIDS, una giornata creata per sensibilizzare gli abitanti della terra sull’HIV e sulle conseguenti epidemie di AIDS. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ripercorso sinteticamente ma efficacemente la storia di questa condizione. Abbiamo stralciato in questa news alcuni passi, per un approfondimento si rimanda alla comunicazione originale. Dall’inizio dell’epidemia, oltre 70 milioni di persone hanno contratto l’infezione e circa 35 milioni di persone sono morte. Oggi, circa 37 milioni di persone nel mondo vivono con l’HIV, di cui 22 milioni sono in cura. L’epidemia negli anni “80 era caratterizzata da paura, dal marchio che questa rappresentava e dall’ignoranza e questo ha portato alla morte migliaia di persone che allora avevano un intervallo di vita poche settimane o mesi dalla diagnosi fino alla morte, ammesso che questa venisse fatta prima di morire perché non esisteva alcuna terapia efficace. Quando la Giornata mondiale contro l’AIDS fu istituita per la prima volta nel 1988, il mondo appariva molto diverso da come è oggi. Ora abbiamo test, trattamenti, una gamma di opzioni per la prevenzione facilmente accessibili, inclusa la profilassi pre-esposizione di PrEP, e servizi che possono raggiungere comunità vulnerabili. Lo sforzo per sviluppare un trattamento efficace per l’HIV è stato sia veloce che coronato da successo. Gli studi clinici sugli antiretrovirali (ARV) sono iniziati nel 1985 – lo stesso anno in cui è stato approvato il primo test dell’HIV – e il primo ARV è stato approvato per l’uso nel 1987. Entro il 2017, oltre il 75% delle persone (28 milioni) che si stima vivessero con l’HIV sono stati in grado di accedere ai test. La vita dei pazienti è cambiata in maniera straordinaria in questi 30 anni. I test sono ora disponibili ampiamente nella maggior parte dei paesi. Sempre più paesi offrono anche l’autotest. L’autotest può costituire uno stimolo – se sono positive all’HIV, possono decidere di richiedere il trattamento, oltre alla prevenzione. Mentre il mondo si è impegnato a porre fine all’AIDS entro il 2030, i tassi di nuove infezioni e morti non stanno diminuendo abbastanza rapidamente per raggiungere quell’obiettivo. L’OMS raccomanda l’uso dell’autotest per l’HIV. L’OMS ha raccomandato per la prima volta l’autotest dell’HIV nel 2016, e ora più di 50 paesi hanno sviluppato politiche sull’autotest. È improbabile che la fine dell’AIDS si realizzi senza un sistema sanitario integrato che preveda la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’HIV, nonché la cura con altri servizi sanitari essenziali. e supporto ad altre comorbidità come la tubercolosi.

Why the HIV epidemic is not over

World Health Organization

http://www.who.int/hiv-aids/latest-news-and-events/why-the-hiv-epidemic-is-not-over

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