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16 aprile 2019

La aldo-cheto reduttasi, membro 10 della famiglia 1 (AKR1B10) come potenziale biomarcatore per la diagnosi del carcinoma epatocellulare

998_Carcinoma epatocellulare

Il carcinoma epatocellulare (HCC) è una delle principali cause di morte correlata al cancro in tutto il mondo. Sebbene la diagnosi ed il trattamento siano migliorati negli ultimi anni, il tasso di sopravvivenza a cinque anni, per i pazienti con HCC avanzato, rimane desolatamente basso. Questo è legato all’assenza di sintomi nella fase iniziale, alla mancanza di adeguati biomarcatori diagnostici e prognostici ed alla resistenza acquisita agli agenti chemioterapici durante il trattamento del HCC. Negli ultimi dieci anni, la aldo-cheto reduttasi, membro 10 della famiglia 1 (AKR1B10) è emerso come un potenziale biomarcatore per la diagnosi e la prognosi del HCC e studi sperimentali hanno dimostrato dei ruoli per questo enzima nei percorsi biologici sottostanti lo sviluppo e la progressione del HCC e l’acquisita resistenza agli agenti chemioterapici utilizzati nel trattamento del carcinoma epatocellulare. In questo articolo di revisione della letteratura scientifica, gli Autori, che lavorano presso il Diabetes and Fibrotic Disease Unit, Translational Genomics Research Institute, a Phoenix in Arizona, forniscono una panoramica degli studi a supporto dell’utilità diagnostica e prognostica della AKR1B10, riassumendo le evidenze sperimentali che collegano la AKR1B10 con il HCC e l’induzione della chemioresistenza e discutono il valore clinico di AKR1B10 come un potenziale bersaglio per lo sviluppo di farmaci diretti contro il carcinoma epatocellulare.

Diagnostic and Prognostic Potential of AKR1B10 in Human Hepatocellular Carcinoma

Johanna K. DiStefano and Bethany Davis

Cancers 2019, 11(4), 486

https://www.mdpi.com/2072-6694/11/4/486