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2 dicembre 2019

Nuovo test sierologico capace di determinare la reattività del HHV-6A (IE1A) e HHV-6B (IE1B) ed implicazioni per la sclerosi multipla

1156_Sclerosi Multipla e HHV6

Gli Herpesvirus umano 6A (HHV-6A) e HHV-6B sono beta-herpesvirus strettamente correlati, sono presenti in tutto il mondo e quasi tutta la popolazione umana adulta risulta sieropositiva. Si tratta di virus con proprietà biologiche e immunologiche distinte, nonché differenze nell’epidemiologia e nelle associazioni di malattie: infatti nel 2012 l’International Committee on Taxonomy of Viruses ha classificato i virus come ceppi completamente distinti e separati. L’HHV-6B viene acquisito all’inizio della vita, e la stragrande maggioranza dei bambini risulta infetta prima dei due anni. L’infezione primaria da HHV-6B provoca la roseola. Come per tutti gli herpesvirus, HHV-6A e HHV-6B possono stabilire una infezione latente e riattivarsi dopo anni, determinando gravi malattie come l’encefalite. Sono meno note le manifestazioni cliniche dell’infezione primaria di HHV-6A, ma questo virus è stato ripetutamente segnalato per essere associato con la sclerosi multipla (SM). Infatti negli anni ’90 il ricercatore Peter Challoner segnalò un’espressione elevata di DNA virale in alcune cellule cerebrali di pazienti con SM. Il virus è stato identificato come herpesvirus umano 6 (HHV-6) ed alcuni ricercatori hanno ipotizzato che il virus possa essere un fattore scatenante per le riacutizzazioni osservate nella SM. Poiché gli studi precedenti sono stati di dimensioni limitate o non sono stati in grado di discriminare sierologicamente l’HHV-6A da quello B, non è chiaro il ruolo esatto dei due virus nella SM. Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dai ricercatori del Karolinska Institutet ha messo a punto un nuovo test sierologico capace di determinare la reattività delle IgG contro la immediate-early protein 1 del HHV-6A (IE1A) e HHV-6B (IE1B) e lo hanno utilizzato in una coorte di pazienti con SM (8.742 persone con SM e 7.215 controlli abbinati), ed una corte di pre-MS (478 individui e 476 controlli controlli) per indagare questo aspetto. La risposta delle IgG contro la IE1A è stata positivamente associata alla SM e all’aumento del rischio di SM futura. È stata osservata un’interazione tra IE1A e le risposte anticorpali del virus Epstein-Barr (EBV) per il rischio di SM. Al contrario, la risposta IgG contro IE1B era associata negativamente con la SM. L’associazione non differiva tra i sottotipi di SM o variava con la gravità della malattia. Il controllo genetico delle risposte anticorpali HHV-6A / B era localizzato nella regione dell’antigene leucocitario umano (HLA). In conclusione, il lavoro conferma un ruolo dell’HHV-6A nell’eziologia della SM ed è supportato da un’aumentata risposta sierologica contro la proteina IE1 HHV-6A, un’interazione con l’EBV e un’associazione con i geni HLA.

Increased Serological Response Against Human Herpesvirus 6A Is Associated With Risk for Multiple Sclerosis

Elin Engdahl, Rasmus Gustafsson, Jesse Huang et al.

Front. Immunol., 26 November 2019

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fimmu.2019.02715/full

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