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22 maggio 2019

Una singola dose di aspirina orale prima dei test immunochimici fecali non aumenta significativamente la sensibilità del test.

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I test immunochimici fecali (FIT) per la rilevazione dell’emoglobina sono ampiamente utilizzati per lo screening del carcinoma del colon-retto (CRC). Studi osservazionali hanno suggerito che la sensibilità dei FIT, per la rilevazione di neoplasie avanzate, potrebbe essere aumentata dall’acido acetilsalicilico (aspirina), specialmente tra gli uomini. Gli Autori di questo lavoro hanno quindi cercato di valutare se la somministrazione di una singola dose di aspirina orale da 300 mg 2 giorni prima del campionamento delle feci aumentasse la sensibilità del test. E’ stato effettuato uno studio randomizzato, controllato con placebo e in doppio cieco in 14 ambulatori di gastroenterologia e in 4 ospedali in Germania. La popolazione studiata era costituita da 2422 uomini e donne di età compresa tra 40 e 80 anni in attesa di colonscopia. I pazienti non avevano fatto uso recente di aspirina o altri farmaci con effetti antitrombotici. I risultati dello studio hanno dimostrato che la somministrazione di una singola dose di aspirina orale prima dei test immunochimici fecali non aumentava significativamente la sensibilità del test per la rilevazione di neoplasie colorettali rispetto al placebo.

Effect of a Single Aspirin Dose Prior to Fecal Immunochemical Testing on Test Sensitivity for Detecting Advanced Colorectal NeoplasmsA Randomized Clinical Trial

Hermann Brenner, Silvia Calderazzo, Thomas Seufferlein, et al

JAMA. 2019;321(17):1686-1692

https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2732573

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