Il problema della reattività crociata con l’uso di diversi cannabinoidi.

La reattività crociata costituisce un frequente problema dei test immunologici impiegati per rilevare l’uso di droghe. Il componente attivo della marijuana, il tetraidrocannabinolo (THC), condivide somiglianze strutturali con altri cannabinoidi. L’uso crescente di prodotti a base di cannabinoidi rende importante che i laboratori siano consapevoli della potenziale reattività crociata con test immunologici progettati per rilevare i THC ed i metaboliti correlati. Gli Autori di questa comunicazione, presentata in occasione del 71st AACC Annual Scientific Meeting & Clinical Lab Expo, che operano in diverse strutture sanitarie a Salt Lake City, nello Utah, hanno voluto valutare l’estensione della reattività crociata di due immunodosaggi per il THC con quattro composti: il cannabidiolo (CBD) per il quale sono stati segnalati diversi effetti terapeutici: come rilassante, anticonvulsivante (l’anno scorso la Food and Drug Administration ha approvato il primo farmaco a base di CBD per il trattamento dell’epilessia grave), antiossidante, ipnoinducente ed anti-ansia, il cannabinolo (CBN) che viene impiegato come ipnoinducente, il cannabicromene (CBC) ed il cannabigerolo (CBG). A conclusione del lavoro gli Autori hanno rilavato una variabilità tra i produttori di test immunologici e dimostrato che alcuni test immunologici hanno una reattività crociata con altri cannabinoidi, ad esempio il CBN determina un falso positivo per l’uso di marijuana con l’impiego di alcuni metodi in commercio. Gli Autori sottolineano che la purezza di molti prodotti a base di cannabinoidi non è regolamentata, quindi i prodotti possono contenere anche quantità variabili di THC, il che complica l’interpretazione dei risultati. Indipendentemente da questo rilievo, ritengono che sia importante che i produttori e i laboratori valutino attentamente la reattività crociata dei metodi poiché gli screening per le droghe che si rivelino dei falsi positivi possono causare gravi conseguenze per i pazienti.