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22 gennaio 2019

Nuove prospettive da un nuovo test per la Tubercolosi, su campione di sangue, più economico e rapido.

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La diagnosi e il trattamento precoce della tubercolosi sono essenziali sia per la salute dello stesso paziente che per prevenire la diffusione della malattia nella comunità. I test di rilascio di interferone-gamma (IGRA) sono strumenti impiegati per la diagnosi di infezione tubercolare latente (LTBI). Si tratta di marcatori surrogati dell’infezione da Mycobacterium tuberculosis e indicano una risposta immunitaria cellulare a questo batterio. Gli IGRA non sono in grado di distinguere tra infezione latente e tubercolosi attiva (TB) e non devono essere utilizzati come unico metodo per la diagnosi di TB attiva, che è una diagnosi microbiologica. Un risultato positivo di IGRA potrebbe non indicare necessariamente l’infezione da TB, ma può anche essere causato da infezione da micobatteri non tubercolari. Un IGRA negativo non esclude la malattia da tubercolosi attiva; una serie di studi ha dimostrato che fino a un quarto dei pazienti con TB attiva hanno risultati IGRA negativi.
Gli Autori di questo articolo, partendo dalla considerazione che l’utilità clinica dei test di rilascio di interferone-γ (IGRA) per la diagnosi di tubercolosi attiva non è chiara, sebbene siano comunemente usati in paesi con una bassa incidenza di tubercolosi, hanno cercato di dare una risposta a questo problema e risolvere questa incertezza clinica determinando l’accuratezza e l’utilità degli IGRA disponibili in commercio e di seconda generazione nella valutazione diagnostica della sospetta tubercolosi in un contesto a bassa incidenza.
Hanno pertanto condotto uno studio prospettico di coorte negli adulti con sospetta tubercolosi nell’ambito delle cure secondarie (nello specifico in dieci ospedali) in Inghilterra. I pazienti sono stati sottoposti a test per l’infezione da Mycobacterium tuberculosis al basale con TRA (T-SPOT. TB e QuantiFERON-TB Gold In-Tube [QFT-GIT]) e i test IGRA di seconda generazione (che incorporano nuovi antigeni del M tuberculosis) e seguiti per 6- 12 mesi per stabilire la diagnosi definitiva. Sono stati determinati la sensibilità, la specificità, i rapporti di probabilità positivi e negativi e i valori predittivi dei test. I risultati dello studio hanno dimostrato che il test di seconda generazione ha una sensibilità diagnostica del 94% nei pazienti con TB confermata, significativamente più elevato di uno dei due esistenti test IGRA disponibili. I risultati indicano che il test di seconda generazione sarebbe molto più accurato nell’escludere l’infezione da TB nei casi sospetti di tubercolosi, risparmiando tempo e risorse e consentendo ai pazienti di essere trattati più rapidamente.

Clinical utility of existing and second-generation interferon-γ release assays for diagnostic evaluation of tuberculosis: an observational cohort study

Hilary S Whitworth, Amarjit Badhan, Aime A Boakye et al.

The Lancet Infectious Diseases: January 14, 2019

https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(18)30613-3/fulltext

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