Il dr. Sonpavde ha presentato insieme ai suoi colleghi i risultati sullo sviluppo di un saggio ematico per il carcinoma prostatico metastatico durante il 2017 Genitourinary Cancers Symposium tenutosi ad Orlando, Florida. Il test si basa sulla valutazione del DNA tumorale in circolo (ctDNA) e potrebbe essere un passo in avanti sia da un punto di vista dei costi sia da quello dei rischi per il paziente. Una valida alternativa dunque all’attuale e diffusa biopsia tissutale; questa infatti richiede tessuti prelevati dall’osso nel caso del carcinoma prostatico. La ricerca per lo sviluppo di questo strumento prevedeva un profiling del ctDNA in alcuni pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC); quindi i dati raccolti venivano associati con gli esiti clinici e l’evoluzione della terapia per i singoli casi. Utilizzando questa tecnica, il ctDNA è stato quindi identificato nel 94% dei pazienti con mCRPC; inoltre sono state individuate delle alterazioni genetiche simili a quelle trovate nei tessuti tumorali ed in grado di fornire informazioni di carattere potenzialmente prognostico. A dispetto del possibile uso di questo saggio del ctDNA per identificare nuove e specifiche molecole tumorali, il dr. Sonpavde ritiene tuttavia necessari ulteriori approfondimenti sulla biologia del mCRPC . In particolare, sarebbe opportuno l’approfondimento e lo sviluppo di agenti incentrati sulle alterazioni del recettore androgenico e sui PARP inibitori, considerati particolarmente promettenti per il loro carattere prognostico.
2 marzo 2017
Il DNA tumorale in circolo prognostica gli esiti del carcinoma prostatico resistente alla castrazione durante il suo trattamento
Circulating tumor (ct)-DNA alterations in metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC): Association with outcomes and evolution with therapy
G. Sonpavde, R.J. Nagy, A.O. Sartor et al.
Journal of Clinical Oncology, Feb 2017, 35, 6
http://abstracts.asco.org/197/AbstView_197_179025.html