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25 luglio 2018

L’implementazione di sensori di temperatura e pH nella medicazione delle ferite croniche può permetterne il monitoraggio ed il trattamento on-demand

819_Sensori medicazioni

Una ferita cronica può essere definita come una ferita che è fisiologicamente compromessa a causa della interruzione del normale processo di guarigione e che può essere legato, tra l’altro, ad una alterazione dell’angiogenesi, dell’innervazione o della migrazione cellulare. I tempi della guarigione della ferita vengono influenzati da diversi fattori quali la presenza di altre patologie come il diabete o le malattie autoimmuni, arteriopatie periferiche etc. Sebbene sia difficile individuare un preciso ambito temporale per definire una ferita come cronica, alcuni hanno proposto, approssimativamente, la mancata riduzione del 50 percento della superficie della ferita in un periodo di un mese. Le ferite croniche rappresentano un importante problema ed influenzano la vita di milioni di persone. Infatti le ferite croniche si complicano spesso con le infezioni e sono la principale causa di amputazioni non traumatiche degli arti in tutto il mondo. Un gruppo di ricercatori del Nano Lab presso la Tufts University a Medford, nel Massachusetts hanno approfondito questa problematica con l’obiettivo di trovare una soluzione che tenesse conto del fatto che l’ambiente della ferita è dinamico ed il tasso di guarigione può essere migliorato con la somministrazione della terapia al momento giusto. Questo approccio richiede il monitoraggio in tempo reale dell’ambiente della ferita con somministrazione di farmaci on-demand a ciclo chiuso. I ricercatori sono così arrivati a realizzare, come descritto nella pubblicazione, una medicazione “duttile” e automatizzata, con sensori di temperatura e pH, integrati su bende che monitorano lo stato delle ferite in tempo reale permettendo una risposta appropriata per quello specifico momento. Inoltre, al fine di ottenere il rilascio di farmaci su richiesta, è stato integrato, nella medicazione, anche un sistema di rilascio di farmaci che comprende un idrogel caricato con trasportatori di farmaci termo-reattivi e un riscaldatore “duttile” a controllo elettronico. La medicazione è dotata di un microcontrollore per elaborare i dati misurati dai sensori e programmare il protocollo di rilascio del farmaco per un trattamento personalizzato. Questa medicazione flessibile potrebbe avere un significativo impatto sul trattamento delle ferite croniche riducendo, tra l’altro, la necessità di frequenti sostituzioni della medicazione, intervento comunque doloroso.

Smart Bandage for Monitoring and Treatment of Chronic Wounds

Pooria Mostafalu, Ali Tamayol, Rahim Rahimi, Manuel Ochoa et al.

Small 06 July 2018

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/smll.201703509