Problemi tutt’oggi irrisolti: Necessità di valutare l’impatto delle varianti dell’Hb sulla determinazione dell’HbA1c nei pazienti diabetici

Poichè circa il 7% della popolazione mondiale è portatrice di una variante dell’emoglobina (Hb) e le raccomandazioni attuali per la diagnosi ed il monitoraggio del diabete mellito si basano sulla valutazione del glucosio medio stimato (eAG) che utilizza la capacità di interpretare i risultati della determinazione dell’Hb glicosilata, o HbA1c, risulta sempre più importante capire l’impatto di queste varianti dell’emoglobina sulla determinazione dell’HbA1c.
Gli effetti di queste varianti dell’Hb sono diversi e vanno da una condizione clinicamente silente a situazioni che mettono in pericolo la vita del paziente. Alcune varianti dell’Hb possono portare ad una diminuzione della sopravvivenza dei globuli rossi (RBC). Tuttavia, poiché tali effetti sui globuli rossi hanno spesso un impatto minimo o nullo manca una caratterizzazione completa di come una variante dell’Hb possa alterare la sopravvivenza dei globuli rossi e la determinazione dell’HbA1c.
Infatti se è vero che i fattori noti che influenzano l’interpretazione dei risultati A1c Hb includono le interferenze analitiche derivanti dalla più comune di varianti Hb che sono stati ben caratterizzati, è anche vero che che l’alterato turnover dei globuli rossi è rilevante e questo è ancora pocoo chiaro.
Su questi aspetti esistono ancora delle discordanze che stanno ad indicare la necessità di ulteriori studi per caratterizzare in dettaglio l’effetto delle varianti dell’Hb sulla sopravvivenza RBC e per determinare l’eventuale impatto, sulla correlazione di HbA1c e eAG. Questo approfondimenti risulta quanto mai urgente visto che l’incidenza del diabete mellito è previsto in aumento e la distribuzione di varianti Hb continua ad aumentare.