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5 febbraio 2020

Nuove prospettive per il monitoraggio non invasivo della glicemia nei pazienti diabetici

1197_Glicemia Raman

Il monitoraggio dei livelli di glicemia costituisce un impegno quotidiano e generalmente si deve ricorrere alla puntura del dito. Numerosi studi segnalano che oltre la metà dei pazienti diabetici di tipo 1 non segue la raccomandazione giornaliera di automonitoraggio, sebbene sia raccomandato evitare il rischio di complicazioni. Pertanto, il monitoraggio del glucosio in maniera non invasiva, considerando la crescente popolazione di diabetici in tutto il mondo e i relativi costi, costituisce un obiettivo molto importante per mettere a disposizione dei pazienti la possibilità di determinare i livelli di glicemia in maniera indolore, economica e frequente/continua quanto necessario. In questi anni sono stati sviluppati dei dispositivi alternativi che sono in grado di monitorare i livelli di glicemia in maniera automatica e non invasiva, in particolare recenti progressi hanno riguardato la determinazione nei liquidi biologici diversi dal sangue. Tra i molti, i metodi spettroscopici ottici hanno attirato molta attenzione. Mentre la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) ha dimostrato alcune potenzialità, l’estrazione di caratteristiche specifiche del glucosio in presenza di molti segnali confondenti dalle misurazioni in vivo ha presentato numerosi problematiche. Sir Chandrasekhara Venkata Raman studiando la diffusione delle luce nei liquidi, fece le prime osservazioni sperimentali sulla tecnica di analisi dei materiali basata sul fenomeno di diffusione di una radiazione elettromagnetica monocromatica da parte del campione analizzato. Questa scoperta gli valse nel 1930 il premio Nobel. La spettroscopia Raman o spettroscopia di scattering Raman si basa proprio su queste osservazioni. L’uso della spettroscopia Raman, con la sua specificità molecolare, è stato studiato, proprio su questi aspetti, nell’ultimo decennio. Precedenti studi hanno segnalato la possibilità della determinazione del glucosio sulla base di prove indirette come la correlazione statistica alla concentrazione di glucosio di riferimento. Tuttavia, queste studi non sono stati in grado di dimostrare i picchi Raman del glucosio, il che ha sollevato dubbi sull’efficacia della spettroscopia Raman per la determinazione del glucosio. Gli Autori di questo articolo riportano la prima osservazione diretta dei picchi Raman del glucosio dalla cute in vivo in un protocollo sperimentale animale in cui sono stati impiegati dei maiali. Le intensità del segnale variavano in modo proporzionale alle concentrazioni di glucosio di riferimento in tre esperimenti. Il monitoraggio dell’intensità spettrale basata sulla linearità ha consentito una previsione prospettica accurata nei modelli all’interno del soggetto e tra oggetti. Questi risultati possono porre fine ad un lungo dibattito sulla possibilità di misurare in vivo gli spettri Raman del glucosio con l’impiego della determinazione transcutaneo del glucosio.

Direct observation of glucose fingerprint using in vivo Raman spectroscopy

Jeon Woong Kang, Yun Sang Park, Hojun Chang, at al.

Science Advances 24 Jan 2020: Vol. 6, no. 4, eaay5206

https://advances.sciencemag.org/content/6/4/eaay5206/tab-article-info