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25 gennaio 2019

Un test su un campione di sangue può permettere una diagnosi precoce di una grave reazione di rigetto nel trapianto di polmone

942_Trapianto di polmone

I trapiantati di polmone hanno il più basso tasso di sopravvivenza tra i pazienti che ricevono trapianti di organi solidi di qualsiasi tipo: solo circa la metà sopravvive dopo cinque anni. I riceventi il trapianto polmonare devono affrontare un’alta incidenza di rigetto cronico, che si verifica quando il sistema immunitario attacca l’organo trapiantato. Gli strumenti esistenti per la rilevazione di segni di rigetto, come la biopsia, richiedono la rimozione di piccole quantità di tessuto polmonare o non sono abbastanza sensibili da discernere la gravità del rigetto. Il nuovo test sembra superare queste sfide. In un articolo pubblicato in questi giorni sulla rivista EBioMedicine, una pubblicazione di The Lancet, gli Autori di questo studio policentrico realizzato negli Stati Uniti, descrivono come hanno sviluppato un semplice esame del sangue in grado di rilevare quando un paziente trapiantato sta andando incontro ad un rigetto del polmone trapiantato, anche quando non ci sono ancora segni evidenti di rigetto. Il test potrebbe quindi rendere possibile il precoce intervento del medico per prevenire o rallentare il rigetto cronico, che è grave, irreversibile, e spesso mortale, e si sviluppa nei primi mesi dopo il trapianto polmonare. I ricercatori ritengono che questo stesso test potrebbe essere utile anche per monitorare il rigetto in altri tipi di trapianti di organi. Il lavoro è stato finanziato dal National Heart, Lung e Blood Institute (NHLBI), parte del National Institutes of Health che nel comunicato stampa ha riportato la dichiarazione della dott.ssa Hannah Valantine, M.D., co-leader dello studio e responsabile dei ricercatori del Laboratory of Organ Transplant Genomics in the Cardiovascular Branch del NHLBI: “Questo test risolve un problema di lunga data nel trapianto del polmone: l’individuazione dei segni nascosti di rigetto. Il test si basa sul sequenziamento del DNA e, come tale, rappresenta un grande esempio di medicina personalizzata, in quanto consentirà ai medici di adattare i trattamenti del trapianto di individui che sono quelli a più alto rischio di rigetto.”

Donor-derived cell-free DNA predicts allograft failure and mortality after lung transplantation

Sean Agbor-Enoh, Yan Wang, Ilker Tunc.... & Hannah A. Valantine ⁠

EBioMedicine Jan. 22; 2019

https://marlin-prod.literatumonline.com/pb-assets/Health%20Advance/journals/ebiom/pdfs/EBIOM_1830.pdf