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16 settembre 2015

Grazie al progetto IRIDE, anche in Italia verrà effettuata la registrazione dei ricercatori

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L’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca (ANVUR), la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ed il Consorzio Interuniversitario CINECA hanno fatto partire ad Agosto il progetto I.R.ID.E. (Italian Research IDentifier for Evaluation). Grazie a questo nuovo strumento ciascun ricercatore italiano sarà dotato di un codice personale d’identificazione internazionale registrato sulla banca dati internazionale ORCID (Open Researcher and Contributor ID). Questo codice identificativo ha l’importante compito di relazionare in modo esplicito il ricercatore ai propri risultati di ricerca, siano essi articoli, esperimenti, brevetti o quant’altro, senza limiti di disciplina o nazione. Oltre che per i ricercatori, tuttavia il progetto I.R.ID.E. sarà di notevole aiuto anche ai differenti istituti italiani che si occupano della valutazione della qualità della ricerca; quest’ultima voce infatti era, fino ad oggi, uno dei problemi di frequente riscontro da questi istituti. Nel giro di due anni però sarà possibile porvi rimedio grazie alla registrazione, inizialmente, di 70 Università e quattro centri di ricerca ed in un secondo momento anche dei dottorandi e degli assegnisti di ricerca.