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27 dicembre 2016

L’Associazione Italiana dei Medici Endocrinologi (AME) rilascia una nuova dichiarazione sul trattamento dell’ipotiroidismo

424-ipotiroidismo

Gli esperti nominati dall’Associazione Italiana dei Medici Endocrinologi (AME) hanno recentemente pubblicato una dichiarazione aggiornata sull’utilizzo appropriato delle formulazioni ormonali tiroidee per la terapia sostitutiva nel trattamento dell’ipotiroidismo. Benché l’ipotiroidismo non possa essere considerato una patologia grave, bisogna tenere presente che circa cinque milioni di cittadini italiani, per la maggior parte donne, ne sono affetti e come la qualità della loro vita sia direttamente influenzata da questa condizione. Per questa ragione i ricercatori si sono soffermati ad approfondire e rivalutare le modalità di trattamento dell’ipotiroidismo con la formula orale della levotiroxina (LT4), il trattamento più comunemente utilizzato per sicurezza ed efficacia al giorno d’oggi. Seguendo il protocollo per la creazione standardizzata delle linee guida per la pratica clinica rilasciate dall’American Association of Clinical Endocrinologists, gli esperti hanno esplicitato nella dichiarazione come la LT4 vada considerata la terapia sostitutiva preferenziale; dovrebbe essere impiegata con l’obiettivo di risolvere i sintomi dell’ipotiroidismo, normalizzare l’ormone tireostimolante serico (TSH) e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Valutando le potenziali variazioni ed alternative, le terapie sostitutive con una combinazione della LT4 e della L-triiodotironina vanno generalmente sconsigliate ed evitate totalmente nei pazienti più anziani e con fattori di rischio cardiaci o in gravidanza; questa combinazione è consigliabile esclusivamente nei casi di pazienti con livello normali di TSH e sintomi riconducibili all’ipotiroidismo. Al di là del trattamento del paziente, questa dichiarazione evidenzia dunque come gli operatori sanitari non devono pensare esclusivamente al raggiungimento di un equilibrio ormonale durante il trattamento dell’ipotiroidismo ma, anzitutto, al benessere del paziente; questo benessere non si raggiungerà solo tramite un controllo del dosaggio giornaliero ma anche con la considerazione di cambiamenti più semplici del trattamento, come ad esempio l’uso di una differente formulazione più consona alla condizione del paziente.

Italian Association of Clinical Endocrinologists Statement-Replacement Therapy for primary hypothyroidism: a brief guide for clinical practice

R. Gugliemi, A. Frasoldati, M. Zini, F. Grimaldi et al.

Endocrine practice, Nov 2016, 22, 11

http://journals.aace.com/doi/10.4158/EP161308.OR?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%3dpubmed&code=aace-site

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