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17 novembre 2017

Disponibile una semplice determinazione nel sangue per individuare nei pazienti critici l’abuso di alcol

Alcolista

Sebbene l’abuso di alcol sia associato, nei pazienti critici, ad un outcome peggiore, la sua individuazione è difficile. Gli attuali metodi basati sulla determinazione della concentrazione di alcol nel sangue non distingue tra i diversi tipi di uso dell’alcool, come l’uso quotidiano pesante o il binge drinking occasionale. Il fosfatidiletanolo (PEth) è un biomarcatore diretto dell’alcol che può dare informazioni sulla modalità del consumo di alcol. Infatti con una emi-vita di 4-12 giorni, il PEth è rilevabile più a lungo nel sangue rispetto alla concentrazione di alcol. Tuttavia, la sua precisione diagnostica per identificare un uso improprio nei pazienti critici è sconosciuta. Al fine di valutare questo problema, i ricercatori della Loyola University Chicago Stritch School of Medicine, Loyola University Medical Center and the University of Colorado guidati Prof. Majid Afshar hanno studiato le concentrazioni di PE ottenute in una popolazione mista di 122 pazienti composta da ricoverati in Terapia intensiva e Centri grandi ustionati (n = 33), Centri di cura per l’alcolismo (n = 51) e volontari sani (n = 38). Hanno così potuto dimostrare che il PEth è un forte predittore e ha una buona discriminazione per qualsiasi e grave abuso di alcol in una coorte mista che includeva pazienti in condizioni critiche.

Cut-Point Levels of Phosphatidylethanol to Identify Alcohol Misuse in a Mixed Cohort Including Critically Ill Patients.

Afshar M, Burnham EL, Joyce C, et al.

Alcohol Clin Exp Res. 2017 Oct;41(10):1745-1753. doi: 10.1111/acer.13471. Epub 2017 Sep 13.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28792620

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