Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

30 luglio 2018

Le malattie trasmesse dalle zecche. Alcune valutazioni sulla diagnostica di laboratorio.

822_Zecca

L’incidenza delle infezioni trasmesse da zecche è aumentata significativamente negli ultimi dieci anni. Questo dato richiede importanti interventi per capire meglio la patogenesi, progettare nuovi metodi diagnostici e sviluppare nuovi vaccini. I batteri causano la maggior parte delle malattie trasmesse. La malattia di Lyme appresenta la maggioranza (82%) dei casi segnalati negli Stati Uniti. La spirocheta Borrelia burgdorferi è la causa principale della malattia di Lyme in Nord America; è trasportato da zecche che si nutrono poi di piccoli mammiferi, come topi. Questo articolo, pubblicato sul New England Journal of Medicine passa in rassegna tutti gli aspetti legati alle malattie trasmesse dalle zecche. In questa breve nota riportiamo alcuni rilievi di interesse per i laboratori di analisi. L’utilità della diagnostica è influenzata dalla variabilità tra i laboratori, dalla tempistica nella raccolta dei campioni, dalla sensibilità subottimale nella fase iniziale dell’infezione, dal suo uso inappropriato (in particolare nelle persone con bassa probabilità di malattia), dall’incapacità di un singolo test di identificare le coinfezioni nei pazienti con infezione acuta e dal fatto che alcune determinazioni richiedano una strumentazione ingombrante che ne rende difficile la diffusione. I metodi diagnostici attualmente disponibili hanno anche una certa difficoltà a distinguere l’infezione acuta da una passata. Inoltre, i test possono risultare positivi anche dopo la risoluzione dell’infezione, rendendo incerta la diagnosi durante le successive malattie non correlate. Per gli agenti patogeni meno diffusi come il Powassan virus (POWV), i test sierologici possono essere eseguiti solo in laboratori specializzati, e i test attualmente disponibili non riescono a identificare nuovi organismi trasmessi dalle zecche. Sul fronte dell’innovazione, sono state sviluppate delle piattaforme multiplex in grado di rilevare anticorpi con oltre 170.000 distinti epitopi, consentendo di distinguere otto agenti patogeni trasmessi dalle zecche. Tuttavia sono necessari ulteriori studi per determinare l’applicabilità di tali saggi nella pratica clinica. Nuove tecnologie possono migliorare ne nostre capacità diagnostiche. Due virus ad RNA trasmessi dalle zecche, il virus Heartland e Bourbon, precedentemente sconosciuti, sono stati individuati da ricercatori utilizzando la tecnologia “next-generation sequencing”. Lo sviluppo e l’implementazione di queste tecnologie sarà fondamentale per comprendere i fattori trainanti delle tendenze epidemiologiche e l’intero ambito clinico delle malattie trasmesse da zecche. Inoltre, dosaggi sensibili, specifici e, laddove possibile, point-of-care faciliteranno un’adeguata assistenza.

Tickborne Diseases — Confronting a Growing Threat

Catharine I. Paules, Hilary D. Marston, Marshall E. Bloom, et al.

New England Journal of Medicine, July 25, 2018

https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMp1807870#article_references