E’ stata presentata in queste settimane la scoperta del più antico caso di carcinoma umano. L’articolo, pubblicato sul South African Journal of Science, è stato oggetto di grande interesse per via della rarità di neoplasie umane scoperte e riconducibili a periodi storici antecedenti al medio o tardo pleistocene. Nel caso riportato, invece, il campione risale ad un periodo compreso fra gli 1,8 e gli 1,6 milioni di anni fa; la sua analisi è stata resa possibile grazie ad un avanzato procedimento di imaging 3D ed ha rivelato nuove possibili correlazioni fra l’espressione dell’osteosarcoma maligno nei campioni moderni e quello nel campione ritrovato nella caverna di Swartkrans, all’interno della Culla dell’Umanità, Sud Africa. Dai risultati registrati è infatti chiaro come non esista una ragione per cui presupporre che i tumori ossei fossero meno frequenti nel passato rispetto ai giorni nostri. Come i ricercatori scrivono nell’articolo “i tumori ossei non sono relazionati allo stile di vita e spesso si manifestano negli individui più giovani. Per queste ragioni, la malignità è notevolmente antica, come dimostrato da questo stesso campione”.
9 agosto 2016
Analisi del più antico osteosarcoma, risalente a 1,7 milioni di anni fa.
Earliest hominin cancer: 1,7-million-year-old osteosarcoma from Swarkrans Cave, South Africa
E.J. Odes, P.S. Randolph-Quinney, M. Steyn et al.
South African Journal of Science, Jul 2016
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