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17 gennaio 2017

Analisi dei marcatori renali per valutare lo stato di avanzamento del lupus

438_Lupus

I ricercatori della University of Michigan sono stati in grado di determinare nei loro pazienti la progressione del lupus e potenziali segni di complicazioni monitorando impiegando un promettente marcatore di danno renale. Infatti il lupus, malattia cronica autoimmune, determina delle patologie renali che, con la progressione, possono portare al trattamento dialitico o al trapianto. Lo studio è stato condotto dal gruppo del Prof. Emily Somers partendo dai risultati ottenuti in una precedente ricerca in cui avevano già osservato una correlazione fra il fattore di crescita epidermico nelle urine e la progressione della malattia renale cronica. E’ stato quindi condotto uno studio clinico su quasi quattrocento pazienti affetti da lupus per verificare l’effettiva capacità della suddetta fattore di crescita di distinguere coloro che avevano un interessamento renale da quelli senza; inoltre, i risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli di altri marcatori comunemente impiegati per lo stesso scopo, come la proteinuria. E’ stato così determinato come, oltre la validazione della fattore di crescita come biomarcatore, lo stesso è correlato direttamente con un valore globale che rappresenta l’azione lesiva del lupus negli organi e, per questo, ricopre in generale un ruolo importante negli esiti del lupus. Somers ha quindi dichiarato come la “validazione di questo biomarcatore come strumento per monitorare la gravità e la progressione del lupus è un passo emozionante nel comprendere appieno la complessità del lupus ..” e “.. accrescere la nostra capacità d’identificare e trattare precocemente i pazienti affetti da questa patologia”.

Urinary Epidermal Growth Factor Is Inversely Associated with Impaired Kidney Function in a Population-Based Lupus Cohort

M.R. Smith, V. Nair, S.D. Harlow et al.

KidneyWeek, Nov 2016

https://www.asn-online.org/education/kidneyweek/