Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

29 ottobre 2018

I droni aprono nuovi orizzonti per trasporto del sangue.

885_Droni

Nel 2016 segnalavamo, in una delle nostre News, come il passaggio dallo sviluppo all’applicazione per le nuove tecnologie è molto spesso breve e le applicazioni possono risultare illimitate. In quell’occasione veniva descritto quello che succedeva in Madagascar dove veniva utilizzata la tecnologia dei droni per consentire il trasporto di campioni di sangue provenienti da villaggi rurali per essere analizzati presso i laboratori centralizzati. La notizia di questo mese, battuta da tutte le agenzie di stampa, la registriamo a Pontedera, dove è stato effettuato il primo trasporto di sangue per uso trasfusionale eseguito da un drone che è decollato dall’ospedale “F. Lotti” e ha volato per circa un chilometro e mezzo. Il progetto ABZero è stato realizzato da due ricercatori italiani, Andrea Cannas e Giuseppe Tortora, che hanno superato le problematiche legate al trasporto, utilizzando una struttura in fibra di carbonio destinata a contenere le sacche del sangue (ma potrebbe contenere anche farmaci, organi o attrezzature sanitarie). In questa prima fase i ricercatori, in collaborazione con l’Unità Operativa di Immunoematologia e Trasfusione dell’Ospedale “Felice Lotti” di Pontedera, hanno potuto verificare che le condizioni di trasporto, a temperatura costante, hanno permesso di preservare la qualità del sangue trasportato con questa modalità particolare. Questa soluzione, oltre l’economicità, ha il vantaggio di poter essere operativa anche in condizioni meteo avverse.

Articoli correlati