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15 gennaio 2020

Il biomarcatore dell’Alzheimer può aumentare se si perde anche una sola notte di sonno

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L’interruzione del sonno aumenta i livelli di tau e β-amiloide (Aβ) nel liquido cerebrospinale (CSF) ed è associato con un aumentato del rischio per la malattia di Alzheimer (AD). L’obiettivo degli autori di questo lavoro è stato quello di determinare se la perdita acuta del sonno altera i profili diurni plasmatici dei biomarcatori associati all’AD. A tale scopo sono stati arruolati 15 giovani sani, con un’età media di 22 anni, che hanno partecipato a 2 condizioni sedentarie standardizzate in laboratorio in ordine randomizzato: sonno normale vs perdita del sonno durante la notte. I livelli plasmatici di tau totale (t-tau), Aβ40, Aβ42, catena leggera del neurofilamento (NfL) e proteina acida fibrillare gliale (GFAP) sono stati valutati utilizzando dei dosaggi ultrasensibili, allo stato a digiuno la sera prima della prova e la mattina dopo ogni prova. Gli Autori hanno potuto rilevare che in risposta alla perdita di sonno (+ 17,2%), rispetto al sonno normale (+ 1,8%), il rapporto sera-mattina risultava aumentato per t-tau (p = 0,035). Non sono stati osservati cambiamenti tra le condizioni del sonno per i livelli di Aβ40, Aβ42, NfL o GFAP (tutti p> 0,10). Il genotipo del rischio AD rs4420638 non ha interagito in modo significativo con le variazioni diurne correlate alla perdita del sonno nei livelli plasmatici di Aβ40 o Aβ42 (p> 0,10). I livelli plasmatici di Aβ42 (−17,1%) e GFAP (−12,1%) hanno mostrato una riduzione da sera a mattina in tutte le condizioni (p <0,05). I limiti dello studio sono legati alla dimensione ridotta della popolazione studiata. Inoltre, ha esaminato solo i giovani sani, quindi i risultati potrebbero non essere gli stessi per le donne o le persone anziane. In conclusione questo studio preliminare suggerisce che la perdita acuta di sonno provoca un aumento dei livelli ematici di t-tau. Questi cambiamenti forniscono ulteriori prove del fatto che la perdita del sonno può avere effetti dannosi sulla salute del cervello anche negli individui più giovani. Sarà interessante valutare le implicazioni per le condizioni ricorrenti a lungo termine (ad esempio, nei lavoratori turnisti), nonché le interazioni con altri stili di vita e i fattori genetici. Questo studio è stato finanziato dallo Swedish Research Council, la Swedish Medical Research Society, la Swedish Society for Medicine, la Wallenberg Academy, la Torsten Söderberg e numerose altre fondazioni ed istituzioni..

Effects of acute sleep loss on diurnal plasma dynamics of CNS health biomarkers in young men

Christian Benedict, Kaj Blennow, Henrik Zetterberg, Jonathan Cedernaes

Neurology January 8, 2020

https://n.neurology.org/content/early/2020/01/07/WNL.0000000000008866

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