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13 dicembre 2016

Le statine come strumento di prevenzione nelle nuove linee guida per le malattie cardiovascolari

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La US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha rilasciato a Novembre una nuova dichiarazione sull’uso delle statine negli adulti come strumento per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. Questa decisione giunge in un momento in cui le malattie cardiovascolari sono ritenute le responsabili principali per un terzo di tutte le morbosità e morti degli adulti Statunitensi; tiene inoltre conto del fatto che alla famiglia delle malattie cardiovascolari (CVD) appartengono una grande varietà di patologie che coinvolgono sia il cuore che i vasi sanguigni (es: malattie coronariche, malattie cerebrovascolari, etc.). Queste nuove raccomandazioni della USPSTF consigliano dunque l’uso di basse o moderate dosi di statine, farmaci comunemente utilizzati per inibire la sintesi del colesterolo endogeno, negli adulti senza una storia familiare di malattie cardiovascolari, quando questi pazienti sono di età compresa fra i 40 ed i 75 anni di età, mostrano uno o più fattori di rischio di CVD, o è stato calcolato un rischio d’incorrere in un evento cardiovascolare nei 10 anni successivi pari o superiore al 10%; la ragione dietro questa decisione sta nel tentativo di prevenire potenziali eventi o mortalità dovuti a CVD. La stessa USPSTF conclude specificando come al momento non ci sono sufficienti prove a dimostrazione che i benefici derivanti da un uso delle statine come strumento di prevenzione di eventi e mortalità da CVD siano superiori ai potenziali danni negli adulti di età superiore ai 76 anni e senza una storia familiare di infarto miocardico acuto o ictus.

Statin Use for the Primary Prevention of Cardiovascular Disease in Adults

US Preventive Services Task Force

JAMA, Nov 2016, 316, 19, 1997-2007

http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2584058

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