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30 settembre 2015

Il biomarcatore fosfatidil-etanolo (PEth) potrebbe essere utilizzato per lo screening dei giovani adulti con abitudine al consumo eccessivo episodico di sostanze alcoliche (“binge drinking”)

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Il consumo eccessivo episodico di sostanze alcoliche (“binge drinking”) può essere particolarmente dannoso (è stato associato con ipertensione arteriosa, infarto del miocardio ed altre malattie cardiovascolari, epatiche e neurologiche) in presenza di determinate condizioni patologiche. Il “binge drinking” è caratterizzato dal consumo di circa 4 UA in due ore. I ricercatori della University of Illinois, a Chicago, stanno conducendo un approfondita ricerca su questa tematica ed hanno da poco pubblicato un lavoro in cui riportano alcune delle ultime scoperte fatte. Lo studio ha coinvolto numerosi giovani studenti (con età compresa fra i 18 ed i 30 anni) di due campus universitari del Midwest.
I partecipanti hanno completato un sondaggio di autovalutazione rispondendo a 10 domande per determinare i loro modelli di consumo. Sulla base di questi, i soggetti sono stati divisi in tre gruppi: astemi, bevitori moderati e “binge drinkers”. Gli astemi non avevano assunto più di un bicchiere al mese negli ultimi 2-3 anni. I “bevitori moderati”, per gli uomini, sono stati definiti sulla base del consumo di tre bevande o meno per seduta 1-2 volte a settimana negli ultimi cinque anni; per le donne, il numero di bevande si riferiva ai due anni. I “binge drinkers” avevano  avuto almeno due episodi di consumo eccessivo episodico nell’ultimo mese.
I ricercatori hanno esaminato i livelli di fosfatidil-etanolo (PEth) dosati su sangue intero e nella goccia di sangue su cartoncino  valutando la sua affidabilità come biomarcatore. I risultati degli accertamenti hanno rivelato come i livelli di PEth nei “binge drinking” sono significativamente superiori rispetto a quelli dei bevitori moderati e degli astemi; inoltre questi livelli possono essere correttamente correlati con i valori riscontrati nell’AUDIT.

Phosphatidylethanol levels are elevated and correlate strongly with AUDIT scores in young adult binge drinkers

M.R. Piano, S. Tiwari, L. Nevoral, S.A. Phillips

Alcohol and alcoholism, June 2015

www.alcalc.oxfordjournals.org