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13 febbraio 2017

Nuovi biomarcatori per verificare l’efficacia preventiva del celecoxib, inibitore selettivo del COX-2

457_Cancro colorettale

Un recente studio presentato al Gastrointestinal Cancers Symposium (GICS) 2017 ha dimostrato la possibilità di ridurre l’incidenza dell’adenoma colorettale nei pazienti ad elevato rischio grazie all’uso d’inibitori selettivi della CicloOssigenasi 2 (COX-2), in particolare il celecoxib. I ricercatori avevano iniziato valutando potenziali biomarcatori nella via metabolica della COX tramite immunoistochimica; questi marcatori sarebbe serviti per identificare gli effetti del celecoxib all’interno dei tessuti dell’adenoma. A dispetto dell’iniziale inefficacia del COX-2 e del 15-prostaglandine deidrogenasi (15-PGDH) come marcatori prognostici della recidiva dell’adenoma, gli studiosi hanno scoperto alcune loro potenziali applicazioni come strumenti predittivi. Il celecobix è risultato responsabile di una generale riduzione delle recidive dell’adenoma grazie all’inibizione dell’espressione del prostaglandine E2 (PGE2) in alcuni specifici gruppi; questi gruppi monitorati erano caratterizzati da una elevata o bassa espressione del COX-2 e/o dall’assenza di 15-PGDH. Da ciò hanno dunque ipotizzato come l’espressione del COX-2 e del 15-PDGH possa essere correlata all’efficacia preventiva tumorale del celecoxib, inibitore selettivo del COX-2. Dato il basso numero di pazienti, i ricercatori sperano di poter verificare presto questa tesi per entrambi i marcatori su numeri maggiormente significativi.