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23 novembre 2015

Nuove terapie di successo per il trattamento della ipercolesterolemia ed i controsensi per la loro commercializzazione

150 Ipercolesterolemia

La commercializzazione di un nuovo ed efficace farmaco per il trattamento della ipercolesterolemia potrebbe rappresentare una nuova sfida per il sistema sanitario Americano. E’ noto che negli Stati Uniti più di 73 milioni di adulti (32%) presentano elevati livelli del colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL-C) e necessitano di un trattamento adeguato. A fine Luglio la US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la commercializzazione del Praluent, il primo farmaco per la riduzione del colesterolo ed il primo di una nuova classe di farmaci conosciuti come PCSK9 (proprotein covertase subtilisin kexin type 9) inibitori. I risultati derivanti dall’iniezione di questo farmaco nei pazienti affetti da iperlipoproteinemia hanno, ad ora, dimostrato notevoli e positivi effetti sui livelli di LDL-C, superiori anche a quelli delle statine. Il problema nasce dal fatto che la cura per una condizione così diffusa sia venduta ad un prezzo notevolmente elevato; inoltre c’è da sottolineare la necessità di sottoporsi al trattamento con inibitori dei PCSK-9 per lunghi periodi di tempo, in molti casi per il resto della vita dei pazienti. Per questo si attende che molti acquirenti, sia governativi che commerciali, inizino a considerare delle alternative per razionalizzare l’uso di questo farmaco; questo anche alla luce dei recenti cambiamenti nelle prescrizioni per il trattamento della iperlipoproteinemia riportate nelle Linee Guida pubblicate nel 2013 dalla American College of Cardiology e dalla American Heart Association. Una volta che i pazienti siano stati separati in base alla tipologia di rischio, le Linee Guida impongono che venga iniziata la terapia con una maggiore possibilità di successo. Per i pazienti ad elevato rischio di patologie cardiovascolari sono raccomandate elevate dosi ad elevato potenziale di statine. Rimane da chiarire come andrebbero interpretate queste Linee Guida alla luce della commercializzazione di un nuovo farmaco di cui non si supponeva l’esistenza nel 2013.

New therapies in the treatment of high cholesterol

W.H. Shrank, J.F. Barlow, T.A. Brennan

The Journal of the American Medical Association, Oct 2015, 314, 14, 1443-1444

www.jama.jamanetwork.com