Garantire la sicurezza degli occhi nel laboratorio di patologia clinica

La COLA Inc. è stata fondata nel 1988 come alternativa privata per aiutare i laboratori a rispettare i nuovi Clinical Laboratory Improvement Amendments (CLIA). La società è diretta da un medico, la mission della società è promuovere l’eccellenza nella medicina di laboratorio e nella cura dei pazienti attraverso un programma di formazione, consulenza e accreditamento volontari.
COLA Inc. aiuta i laboratori a garantire risultati accurati dei test, organizzare il laboratorio in conformità con i sistemi di qualità e soddisfare i requisiti di accreditamento CLIA per servire al meglio i pazienti.
Sul suo sito web ha pubblicato recentemente una serie di raccomandazioni mirate a prevenire e gestire gli eventuali incidenti che possono verificarsi in un laboratorio in cui ci sia l’interessamento degli occhi. Riportiamo di seguito i nove punti elencati.
1. Nel complesso delle industrie statunitensi, si stima che ogni giorno si verifichino circa 2.000 infortuni sul lavoro che richiedono cure mediche e si stima che il 90% di questi sia evitabile.
2. Per proteggere i dipendenti del laboratorio clinico da possibili lesioni oculari, è essenziale utilizzare occhiali protettivi personali. Questi possono essere occhiali, occhiali di protezione e sicurezza oppure gli scudi integrali. L’autore dell’articolo preferisce gli scudi integrali perché sono leggeri, possono essere regolati per adattarsi, in particolare in quegli individui che portano gli occhiali, ed hanno l’ulteriore vantaggio che proteggono anche le mucose della bocca.
3. Probabilmente i tipi più comuni di infortuni agli occhi in laboratorio sono dovuti a schizzi di sangue, aerosol o toccando l’occhio con un dito contaminato o un dito guantato e le fonti sono più comunemente infettive o chimiche. Gli agenti infettivi che contaminano l’occhio possono provocare la trasmissione dell’HIV, del virus dell’epatite B o C, del virus dell’influenza e altri microbi. Riguardo le lesioni da agenti chimici, queste dipendono dall’agente chimico coinvolto, che con la sua azione può determinare delle lesioni chimiche che modificano profondamente la vita del sanitario.
4. I requisiti di sicurezza degli occhi devono essere integrati nel programma dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e devono essere applicati i requisiti.
5. La revisione delle procedure per la sicurezza degli occhi dovrebbe far parte dell’addestramento annuale sulla sicurezza e dell’audit annuale sulla sicurezza.
6. Nonostante la formazione sulla sicurezza e gli audit sulla sicurezza, si verificano ancora gli incidenti. Pertanto è importante che il laboratorio abbia a disposizione una doccia di emergenza e lava occhi facilmente accessibili.
7. Se necessario, dopo un’esposizione degli occhi a rischio biologico o chimico, utilizzare la doccia di emergenza ed il lava occhi per almeno quindici minuti. Questo significa avere un impianto idraulico collegato con collegamenti rigidi alla rete idrica. Sono consentiti dispositivi di lavaggio oculare autonomi, ma vanno considerati come unità supplementari che possono fornire un lavaggio immediato durante il passaggio al dispositivo permanente. La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra 15,5 °C e 37,7 °C.
8. I dispositivi per il lavaggio oculare devono essere puliti settimanalmente per garantire che il sedimento, che si può raccogliere nel dispositivo, non comprometta ulteriormente un occhio contaminato. Anche le docce di emergenza devono essere pulite periodicamente.
9. Infine, i dispositivi devono essere posizionati strategicamente, in una posizione sempre e facilmente accessibile, in prossimità dei banchi di lavoro del laboratorio.