Cambio di orientamento: non è necessario il digiuno routinario per la definizione del profilo lipidico.

E’ stato recentemente dichiarato dalla European Atherosclerosis Society e dalla European Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine che il digiuno non è necessario per effettuare una corretta determinazione del profilo lipidico. Per giungere a questa conclusione, un folto gruppo internazionale di ricercatori ha condotto uno studio osservazionale approfondito sugli effetti clinici derivanti dall’utilizzo di profili non-a-digiuno, così da fornire adeguate linee guida per i laboratori che dovessero gestire profili lipidici a-digiuno e non-a-digiuno. Dai dati raccolti è risultato evidente come i profili lipidici non mostrano variazioni clinicamente significative nella media massima dopo un periodo compreso fra 1 e 6 ore dall’abituale pasto; le concentrazioni delle differenti specie (colesterolo HDL, apolipoproteina A1, etc.) hanno inoltre mostrato di variare parallelamente e comparabilmente durante le analisi, indipendentemente dall’essere o meno a digiuno. Perciò entrambi i profili possono essere utilizzati per predire potenziali patologie cardiovascolari. In conclusione, possono essere utilizzati dei profili lipidici non-a-digiuno per la routine; eventuali integrazioni da parte di profili lipidici a-digiuno sono consigliate nel caso in cui i trigliceridi non-a-digiuno siano superiori alle 5 mmol/L mentre ulteriori alterazioni di parametri specifici, rispetto ai valori di riferimento, vanno considerate singolarmente.