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27 dicembre 2019

Realizzato un sensore miniaturizzato impiantabile per la determinazione del glucosio alimentato dallo stesso glucosio

1172_Sensori glucosio

Il monitoraggio dei livelli di glicemia costituisce un impegno quotidiano e generalmente si deve ricorrere alla puntura del dito. In questi anni sono stati sviluppati dei dispositivi alternativi che sono in grado di monitorare i livelli di glicemia in maniera automatica e non invasiva, in particolare recenti progressi hanno riguardato la determinazione nei liquidi biologici diversi dal sangue, come il liquido interstiziale, il sudore, il respiro, la saliva e il liquido oculare (la lente a contatto intelligente). Tra le alternative oggetto di ricerca, sono presenti i dispositivi impiantabili in grado di monitorare automaticamente i livelli di glucosio e comunicare al paziente quando è necessaria una particolare attenzione. Tuttavia un ostacolo a questi dispositivi è costituito dalla loro alimentazione. I ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology, Thuwal, Kingdom of Saudi Arabia (un’università di ricerca privata fondata nel 2009) hanno progettato un nuovo prototipo per il monitoraggio del glucosio che utilizza come alimentare il glucosio presente nei liquidi del corpo. La realizzazione di questo dispositivo è stata resa possibile da una promettente classe di materiali per applicazioni che si basano sul trasferimento di elettroni per la generazione del segnale. In questo lavoro gli Autori dimostrano che l’integrazione di un polimero coniugato di tipo n con un enzima redox è in grado di rilevare in maniera autonoma i livelli di glucosio nel sangue e della generazione dell’energia necessaria al suo funzionamento dai liquidi del corpo. Il sensore miniaturizzato per il glucosio, reversibile, senza la necessità di un mediatore è costituito da un transistor elettrochimico organico accoppiato ad enzima con un intervallo di rilevamento di sei ordini di grandezza. Questo polimero di tipo n è anche usato come anodo e accoppiato con un catodo polimerico in una cella enzimatica capace di convertire l’energia chimica del glucosio e dell’ossigeno in energia elettrica. La cella a biocarburante interamente polimerica mostra una prestazione in scala con il contenuto di glucosio nella soluzione e una stabilità che supera i 30 giorni. Inoltre, a concentrazioni di glucosio fisiologicamente rilevanti e da liquidi come la saliva umana, genera energia sufficiente per far funzionare un transistor elettrochimico organico, contribuendo così al progresso tecnologico dei sensori e degli attuatori autoalimentati su scala micrometrica che funzionano con i metaboliti prodotti nel corpo.

Biofuel powered glucose detection in bodily fluids with an n-type conjugated polymer

David Ohayon, Georgios Nikiforidis, Achilleas Savva, .......... & Sahika Inal

Nat. Mater. (2019)

https://www.nature.com/articles/s41563-019-0556-4

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