Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

4 dicembre 2015

I livelli della Glicoproteina Acetilazione (GlycA) per l’identificazione d’infiammazioni croniche e future gravi infezioni

159_Infezioni

Una recente pubblicazione nella rivista Cell Systems prospetta la possibilità di prevedere infiammazioni croniche, attività neutrofila ed il rischio di future gravi infezioni grazie ad un nuovo biomarcatore. Il team internazionale di ricercatori ha individuato nella Glicoproteina Acetilazione (GlycA), il prodotto del catabolismo in corso di un processo infiammatorio, questo marcatore. Precedenti studi avevano evidenziato come la GlycA potesse essere un biomarcatore utile per predire il rischio di patologie cardiovascolari e di tutte le cause di morte.
Questo nuovo studio è stato sviluppato facendo un accorto uso di dati di omica e cartelle cliniche di oltre 10.000 individui; dall’analisi dei registri relativi a ricoveri e decessi legati ad infezioni è infatti risultato che elevate concentrazioni di GlycA sono correlati, a lungo termine, al rischio di sviluppare gravi infezioni; nei casi valutati dagli studiosi gli alti livelli di GlycA erano connessi ad un alto rischio di ricovero e/o decesso a causa di diverse infezioni e loro complicazioni (ad es. setticemie e polmoniti). Scott C. Ritchie, uno degli autori, scrive “negli individui apparentemente sani, concentrazioni elevate di GlycA corrispondevano ad un incremento di una miriade di citochine infiammatorie, così come ad una rete di coespressione genica sintomatica di un’aumentata attività neutrofila, suggerendo che gli individui con elevata GlycA possano trovarsi in uno stato di cronica infiammazione.” Oltre a dimostrare l’efficacia del GlycA come biomarcatore per l’infiammazione cronica, l’attività neutrofila ed il rischio di future gravi infezioni, questo lavoro dimostra l’utilità intrinseca nell’approccio coordinato di dati di omica e follow-up a lungo termine di cartelle cliniche per identificare processi a livello cellulare associati a biomarcatori scoperti recentemente.

The biomarker GlycA is associated with chronic inflammation and predicts long-term risk of severe infection

S.C. Ritchie, P. Wurtz, A.P. Nath, …, M. Ala-Korpela, J. Kettunen, M. Inouye

Cell Systems, Oct 2015, 1, 292-301

www.cell.com