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14 febbraio 2020

La biopsia liquida costituisce un efficace predittore di recidiva e una guida per il trattamento del melanoma in stadio III

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I dati sul melanoma della maggior parte dei paesi mostrano un rapido aumento dell’incidenza di questo tumore, con un rallentamento del tasso di incidenza nel periodo 1990-2000. Il tasso di incidenza del melanoma è maggiore nelle donne rispetto agli uomini fino al raggiungimento dell’età di 40 anni, tuttavia, entro i 75 anni, l’incidenza è quasi 3 volte più alta negli uomini rispetto alle donne. Il fattore di rischio ambientale più importante e potenzialmente modificabile per lo sviluppo di melanoma maligno è l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) a causa del loro effetto genotossico. L’esposizione artificiale ai raggi UV può svolgere un ruolo nello sviluppo del melanoma.
Fatta questa premessa epidemiologica, nei pazienti con melanoma in stadio III, non sono disponibili degli esami del sangue che possano aiutare i medici ad individuare con precisione quali pazienti hanno probabilità di andare incontro a recidiva, e dovrebbero essere sottoposti a terapia, e quali sono a basso rischio e possono essere osservati. Pertanto per guidare il processo decisionale clinico, è necessaria l’individuazione di biomarcatori sensibili e riproducibili. Le cellule tumorali circolanti (CTC) possono essere individuate nei pazienti con melanoma; tuttavia, ci sono dati limitati sul loro significato nella malattia in stadio III. I ricercatori della The University of Texas MD Anderson Cancer Center hanno cercato di determinare se le CTC sono associate a recidiva precoce nel melanoma in stadio III. A tale scopo hanno valutato prospetticamente le CTC alla prima presentazione clinica (basale) in 243 pazienti con melanoma in stadio III. La sopravvivenza libera da recidiva (RFS) è stata confrontata tra i pazienti con una o più CTC in condizioni basali rispetto a quelli senza CTC. Hanno così potuto dimostrare che almeno una CTC è stata identificata nel campione basale in 90/243 (37%) pazienti. Quarantacinque (19%), 67 (28%), 118 (49%) e 13 (5%) pazienti erano, rispettivamente, in stadio IIIA, IIIB, IIIC o IIID. L’analisi multivariabile ha dimostrato che la rilevazione di un numero di CTC ≥1 nel campione basale era significativamente associata a una riduzione della RFS a 6 mesi. Pertanto gli Autori hanno potuto concludere che il valore delle CTC ≥1 è stato associato in modo indipendente alla recidiva del melanoma, suggerendo che la valutazione CTC può essere utile per identificare i pazienti a rischio di recidiva che potrebbero beneficiare di una terapia più aggressiva dopo il trattamento primario.

Circulating tumor cells and early relapse in node-positive melanoma

Anthony Lucci, Carolyn Hall, Sapna P. Patel, et al.

Clin Cancer Res February 3 2020

https://clincancerres.aacrjournals.org/content/early/2020/02/01/1078-0432.CCR-19-2670

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