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27 febbraio 2017

Le ricadute della normativa per il testing dell’HIV a due anni dalla pubblicazione

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La dott.ssa Patricia Slev riporta alcune considerazioni a due anni dalla pubblicazione delle “nuove” linee guida per il testing in laboratorio del virus dell’immunodeficienza umano (HIV) rilasciate dai Centers for Disease Control (CDC). Numerosi riscontri avevano già dimostrato l’efficacia del nuovo algoritmo ben prima della pubblicazione da parte dei CDC; grazie ad esso il paziente può essere sottoposto al trattamento idoneo in tempi inferiori ed anche la trasmissione delle malattie nella popolazione viene ridotta. Fra i più rilevanti aggiornamenti va però ricordata la specifica raccomandazione di effettuare lo screening delle infezioni da HIV tramite saggi con una combinazione di antigeni ed anticorpi; questi saggi di quarta generazione sono in grado di diagnosticare l’infezione da HIV prima della sieroconversione rispetto ai precedenti, e fino a cinque giorni prima di quelli di terza generazione. Inoltre, va ricordato l’uso del saggio per la differenziazione fra HIV-1 e HIV-2 al posto dell’immunofissazione; infatti questo facilita l’identificazione dell’HIV-2 e la diagnosi precoce dell’infezione da HIV-1. Infine, l’uso del saggio dell’acido nucleico (NAT) che permette d’identificare l’infezione prima della sieroconversione. D’altro canto la dott.ssa. Slev mette in evidenza come, a dispetto dei benefici, ad oggi esistono ancora numerose perplessità sull’implementazione di queste linee guida a due anni dalla loro “regolarizzazione”. Ad esempio, molti laboratori trovano ancora molte difficoltà a “muoversi” dall’immunoblot per implementare il saggio per la differenziazione HIV-1/HIV-2; questo anche a causa degli ulteriori investimenti necessari per l’acquisizione, oltre ai normali reagenti, delle componenti software. Tra l’altro ormai anche i test per l’HIV di quinta generazione sono ufficialmente in commercio, ma non integrati ancora nelle linee guida. In conclusione quindi si può dire che, se da una parte l’evoluzione nel testing delle infezioni da HIV-1 ed HIV-2 continua a procedere speditamente, dall’altra sono richiesti maggiori ed opportuni aggiornamenti sia della normativa che dei laboratori, così da stare al passo con le nuove linee guida e le ultime tecnologie sviluppate.

The status of laboratory testing for the diagnosis of HIV infection

P. Slev

Medical Laboratory Observer, Aug 2016

http://www.mlo-online.com/the-status-of-laboratory-testing-for-the-diagnosis-of-hiv-infection

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