Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

12 settembre 2019

Diagnostica neurobiologica della psicopatia criminale

1100_Criminali

Nei paesi sviluppati, un gruppo relativamente piccolo di criminali recidivi antisociali commette la maggior parte di tutti i crimini violenti. La prevalenza del disturbo antisociale di personalità (ASPD) è dell’1–3% nella popolazione generale e del 40-70% nelle popolazioni carcerarie, e le cifre corrispondenti per la sua manifestazione più grave, la psicopatia, sono circa l’1% nella popolazione generale e 10– 30% tra i criminali incarcerati. Sebbene l’ereditarietà del comportamento antisociale grave raggiunga fino al 50%, il background genetico non è chiaro. I meccanismi molecolari sottostanti sono rimasti sconosciuti, ma diversi studi precedenti suggeriscono che il metabolismo anormale del glucosio e la neurotrasmissione oppioidergica contribuiscono allo sviluppo di azioni criminali violente e alla psicopatia. In questo lavoro, gli Autori, con l’impiego di neuroni corticali e astrociti derivati dalla cellula staminale pluripotente indotta (iPSC, Induced Pluripotent Stem Cell) ottenute da sei detenuti estremamente antisociali e violenti che erano stati imprigionati, tre individui non psicopatici con abuso di sostanze e sei controlli sani dimostrano che ci sono forti alterazioni nell’espressione di diversi geni e nei percorsi molecolari correlati alla risposta immunitaria che erano specifici per la psicopatia. Nei neuroni, la psicopatia era associata a marcata upregulation del gene RPL10P9 e ZNF132 e una downregulation del gene CDH5 e OPRD1. Negli astrociti, per il gene RPL10P9 e MT-RNR2 è stata dimostrata una upregulation. L’espressione di questi geni ha spiegato il 30–92% della varianza dei sintomi psicopatici. I risultati dell’espressione genica sono stati confermati con qPCR. Questi geni possono essere rilevanti per la mancanza di empatia e insensibilità emotiva osservata nella psicopatia, poiché diversi studi hanno collegato questi geni all’autismo e all’interazione sociale.

Neurobiological roots of psychopathy

Jari Tiihonen, Marja Koskuvi, Markku Lähteenvuo, et al.

Molecular Psychiatry (2019) 27 August 2019

https://www.newswise.com/articles/study-discovers-abnormal-expression-of-genes-in-psychopathy/sc-mwhn