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30 settembre 2021

Ematologia di laboratorio: facilitazioni informatiche e Mindray labXpert

labxpert 2

Nei laboratori di Patologia Clinica esistono livelli eterogenei di informatizzazione che, pur con funzioni base comuni, sono sviluppati e strutturati in base alle esigenze e peculiarità analitico-organizzative del Laboratorio e della rete sanitaria (ospedale e/o territorio) che vi afferisce.

Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione a gestionali di settore o middleware dove il termine stesso anglosassone, indica il posizionamento e la funzione di “raccordo” di questi software nella architettura informatica.

I middleware hanno numerosi punti di forza ed ampie potenzialità realizzate attraverso una serie di applicazioni informatiche che facilitano e migliorano la qualità del processo diagnostico, bilanciando  un aumento dei carichi analitici  spesso associati ad una importante riduzione delle risorse e delle professionalità disponibili. (1-2)

Nella gerarchia informatica il middleware è un livello intermedio che colloquia a monte con il sistema informatico del laboratorio (LIS) e a valle con i vari sistemi analitici interfacciati.

La comunicazione con il LIS è bidirezionale: il middleware acquisisce dal LIS le informazioni anagrafiche e cliniche del paziente, riceve la programmazione e trasmette al LIS, al termine del processo, i risultati, supportando in modo essenziale la trasformazione del reperto analitico in referto inteso come risposta clinica caricata di significato informativo. (3)

Il collegamento a valle con gli analizzatori (emocitometri, citofluorimetri ed isole ematologiche) e con le postazioni di microscopia (ottica tradizionale e/o analizzatori digitali di immagini) viene sviluppato con articolazioni specifiche in base alle caratteristiche del settore di ematologia.

La convergenza delle informazioni è integrata dalla residenza e memorizzazione nel middleware stesso delle informazioni storiche (dati numerici, citogrammi, istogrammi, flag analitici, commenti, immagini microscopiche) che costituiscono un data base in continuo aggiornamento. (4-5)

Convergenza e residenza delle informazioni permettono di utilizzare il middleware  come punto decisionale del processo diagnostico attraverso la costituzione di un sistema esperto fatto da un insieme di algoritmi (regole di validazione) stabilito dalla Equipe di professionisti di laboratorio e definito in base a competenze e conoscenze.

Il settore di ematologia è stato fra i primi ad essere coinvolto nell’applicazione dei sistemi esperti di validazione, soprattutto orientati alla selezione dei campioni da sottoporre ad approfondimenti diagnostici di completamento e verifica quali l’esame morfologico in microscopia ottica. (6-7)

La costante applicazione delle regole di validazione  sul singolo campione consente di realizzare un percorso decisionale  che avviene con la massima disponibilità di informazioni analitiche e cliniche. In base alle regole del sistema esperto per ogni campione sono prese o suggerite decisioni ed azioni quali la validazione del campione, il blocco con indicazione per l’esecuzione di ripetizioni delle analisi (rerun), l’attivazione di programmi specifici di reflex test, approfondimenti e completamenti diagnostici.

Considerando i carichi di lavoro progressivamente crescenti nel settore di ematologia , l’utilizzo dei sistemi esperti è una risposta efficace per liberare risorse da reinvestire e dedicare ai campioni che necessitano di un valore aggiunto diagnostico o nuove, migliorative e qualificanti attività di lavoro.

Attraverso il middleware è possibile costruire una wide area network (WAN), ossia una rete informatica  che consente il collegamento di sedi fisicamente distanti e allarga i livelli di condivisione su scala geograficamente più ampia  del singolo laboratorio e/o unità operativa.

Con il collegamento è garantita la completa disponibilità delle informazioni (dati numerici, istogrammi, citogrammi, flag morfologiche, commenti ed immagini) attuali e storiche del paziente.

Si realizza in questo modo un’applicazione di telemedicina dove il supporto della rete informatica permette di accedere alle migliori competenze disponibili, indipendentemente dal sito di accettazione e analisi dei campioni , ottenendo fruttuose sinergie delle risorse tecnologiche e professionali disponibili. (8)

Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione di sistemi automatizzati di morfologia digitalizzata che hanno dimostrato ottime performance. L’acquisizione delle immagini è seguita dalla loro elaborazione mediante di una rete neurale, offrendo l’opportunità di una microscopia “assistita” che si è dimostrata particolarmente vantaggiosa nel workflow dei settori di ematologia e soprattutto nel garantire h24 la disponibilità di personale competente per l’analisi microscopica. (9-10)

Nei laboratori dotati di isole ematologiche automatizzate,  il gestionale di settore può governare la meccanica del processo al fine di ridurre i tempi analitici mediante regole che definiscono e standardizzano il percorso del campione e consentono un continuo monitoraggio della seduta analitica.

L’integrazione e il colloquio tra informatica (software) e automazione (hardware) opportunamente modellata e governata consentono un effetto moltiplicativo dei vantaggi analitici offerti che permette di affrontare in sicurezza e ottenere una buona qualità del processo e dell’organizzazione anche a fronte di carichi analitici e levati che in alcune realtà consistono in oltre un migliaio di esami emocromocitometrici analizzati al giorno.

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labXpert supporta l’operatore in ogni fase del processo diagnostico

  • Identificazione e validazione dei campioni positivi: campioni normali (senza allarmi) possono essere validati automaticamente dal labXpert. Parte dei campioni anormali possono essere validati automaticamente da labXpert in base alle “regole di validazione”. L’utilizzatore è in grado di definire le “regole di validazione” in base alle informazioni del paziente.
  • Informazioni Integrate e accessibili :  le informazioni necessarie riportate su un’unica schermata rendono la validazione più facile. Il software memorizza sia i risultati  numerici che le rappresentazioni grafiche , istogrammi e citogrammi . Il citogramma tridimensionale SF Cube , esclusivo degli analizzatori Myndray BC-6800 PLUS, può essere fatto ruotare a 360 ° con un meccanismo di stop & go attraverso un semplice clic del mouse  in fase di validazione per un approfondimento accurato delle anomalie citografiche del campione.
  • Gestione diretta dei rerun e reflex nonché dei dei campioni anormali che richiedono una revisione microscopica.
  • Conteggio manuale dei leucociti facilitato: labxpert offre il  modo più conveniente per inserire i risultati dell’esame microscopico. Ogni tasto della tastiera numerica rappresenta una subpopolazione di WBC. L’area di stato mostra il numero di cellule classificate manualmente, in tempo reale, così come il numero totale fissato per il completamento. L’area dei risultati WBC DIFF mostra i conteggi e le percentuali delle sottopopolazioni di WBC in tempo reale.

Accesso contestuale ai dati da postazioni multiple:

  • LabXpert può essere installato in molte postazioni.
  • Un labXpert installato nello studio del laureato può essere utilizzato per un più alto livello di validazione dei campioni anormali.
  • Un labXpert installato in prossimità di CAL 8000 e BC-6800 PLUS informa i tecnici sullo stato della validazione in modo tale che si possano prelevare i campioni che necessitino eventualmente di ulteriori analisi.
  • Un labxpert installato vicino ad un microscopio semplifica il flusso di lavoro del conteggio manuale differenziato.
  • Tutti i labXpert possono comunicare gli uni con gli altri.

L’ultima release:

  • Supporta il collegamento e l’integrazione informatica dei più diffusi sistemi di preclassificazione delle immagini.
  • Garantisce la gestione delle urgenze distinguendo tra emergenze, urgenze e routine.
  • Migliora l’interfaccia “Andamento Storico” consentendo la visualizzazione dei parametri storici, i commenti, la diagnosi, la morfologia e i grafici del campione. L’interfaccia della cronologia integrata consente una valutazione completa più intuitiva della storia della diagnosi del paziente, delle informazioni sul trattamento e dei risultati del test.
  • Fornisce “Pop up” di avviso  o consente il blocco nell’esecuzione dei campioni quando il controllo di qualità è fuori controllo.

Bibliografia

  1. Pradella M (2006) La correzione e la variazione dei risultati. RIMeL/IJLaM 2:42-49
  2. Giavarina D (2005) La tecnologia e la risposta in medicina di laboratorio. RIMeL/IJLaM 1 (Suppl): 53-56
  3. Burlina A (1982) Introduzione alla Medicina di Laboratorio. GS Edizioni medico Scientifiche Torino
  4. Oostherhuis WP, Unlekjate HJ, Goldschmidt HM (2000) Evaluation of LabRespond a new automated validation system for clinical laboratory test results. Clin Chem 46: 1811-1817
  5. http://www.aacc.org/events/conferences/meeting_proceeding/2011/Documents/LabAuto_2011_ Lindeman_Presentation.pdf.
  6. http://www.mayomedicallaboratories.com/articles/hottopics/2009-2a-middleware.htlm
  7. Barnes PW, MCFadden SL, Machin SJ, Simson E (2005) The international consensus group for hematology review: suggested criteria action following automated CBC and WBC differential analysis. Lab Hematol 11: 83-90
  8. Pantanowitz L, Wiley CA, Dematris A et al (2012) Experience with multimodality telepathology at the University of Pittsburgh Medical Centre. J Pathol Inform 3: 45
  9. Kratz A, Bengtsson HI, Casej JE et all (2005) Performance evaluation of the CellaVision DM96 System WBC differentials by automated digital image analysis supported by an artificial neural network. Am J Clin Pathol 124: 770-781
  10. Smits SM, Leyte A (2014) Clinical performance evaluation of the CellaVision Image Capture System in the white blodd cell differential on peripheral blood smears. J Clin Pathol 67: 168-172