Gli inibitori della pompa protonica (PPI), noti per la capacità di ridurre l’acidità dei succhi gastrici, influenzano (incrementandolo) anche il tasso d’incidenza della demenza nell’anziano. Gli scienziati di alcune strutture sanitarie e di ricerca tedesche sono arrivati a questa conclusione dopo aver condotto uno studio di coorte prospettica sulla relazione fra PPI e demenza nell’anziano. I dati utilizzati fanno riferimento al lavoro compiuto nel periodo compreso fra il 2004 ed il 2011 dalla Allgemeine Ortskankenkassen (AOK), l’analisi è stata effettuata con una regressione di Cox tempo-dipendente e modificata in base a potenziali variabili come il sesso o le comorbidità. I risultati ottenuti hanno dimostrato l’esistenza di un rischio notevolmente superiore d’incorrere in una demenza per i pazienti che avevano ricevuto un trattamento con PPI rispetto agli altri che non li avevano assunti. Come evidenziato dai ricercatori, questa scoperta è in perfetto accordo con le analisi farmacoepidemiologiche effettuate sui dati preliminari e con le ricerche effettuate sulle cavie di laboratorio. Pertanto evitare il trattamento con PPI può prevenire potenziali casi di demenza.
2 agosto 2016
Individuato un nuovo fattore responsabile dello sviluppo di demenza nell’anziano
Association of proton pump inhibitors with risk of dementia: a pharmacoepidemiological claims data analysis
W. Gomm, K. Von Holt, F. Thomé et al
JAMA Neurol., Apr 2016, 73, 4, 410-416
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